La Germania dà un consiglio agli italiani: "Non votate Berlusconi"

"Sarà un efficiente stratega elettorale Silvio Berlusconi. Ma il mio consiglio agli italiani è di non ripetere l'errore già fatto e non continuare a votarlo". Lo ha affermato - secondo quanto riporta una nota - il ministro delle finanze tedesco, il cristianodemocratico Wolfgang Schäuble in un'intervista esclusiva rilasciata al settimanale "l'Espresso".

Il suo deciso "no" a Silvio Berlusconi, il ministro tedesco lo ha motivato con il fatto "che l'Italia è uno dei paesi più importanti e che vanta la seconda produzione industriale in Europa" e un ritorno al potere del magnate di Arcore, ha spiegato il braccio destro della Cancelliera Angela Merkel, significherebbe invece "un'Italia debole e una debolezza per l'intera Europa".

Il "consiglio" che Schäuble ha dato agli italiani è di "non ostacolare il cammino intrapreso da Mario Monti perché quella della stabilità è la via migliore". Sull'operato del governo Monti "affermo senza alcun problema", ha detto il ministro di Berlino, "che sotto il governo Monti l'Italia sia diventata più forte". Il ministro ha parlato anche del leader del Pd, Pierluigi Bersani, con il quale si è incontrato a Berlino recentemente. "Bersani mi ha detto che lui vorrà proseguire il cammino iniziato da Monti e questo per me è l'importante".

Secondo Schäuble, grazie alle politiche di rigore e disciplina fiscale anche l'euro ha superato la fase acuta della crisi. E i mercati internazionali, ha continuato soddisfatto il potente ministro di Berlino, "hanno ora ripreso fiducia nella nostra moneta". L'euro quindi "è stabile", ha insistito il ministro tedesco, "e resta una forte valuta internazionale nonché una garanzia contro l'inflazione". Quello di cui in futuro in Europa abbiamo più bisogno, prevede Schäuble, "è migliorare i meccanismi decisionali all'interno della Ue". E proprio sotto questi aspetti l'Italia e la Germania, ha concluso ottimista Wolfgang Schäuble in questa lunga intervista, "sono una sorta di avanguardia europea nell'abbattimento degli handicap burocratici".