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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Toccare il ginocchio di una donna è violenza sessuale?

Molestie, abusi o semplici avances? Dopo il caso Weinstein abbiamo tutti le idee un po' confuse. Oggi il "Corriere della Sera" ha provato a far chiarezza interpellando un magistrato

Molestie, abusi o che altro? Dopo che il caso Weinstein ha scoperchiato il vaso di Pandora portando alla luce una serie di molestie sessuali, vere o presunte, subite da volti noti e meno noti, ci siamo resi conto di avere tutti le idee un po' confuse. Quando si può parlare di violenza sessuale? Qual è il limite tra un complimento un po’ audace e una molestia vera e propria? In quali casi l’avances di un superiore può essere considerata abuso di potere?

Per fare chiarezza oggi il Corriere della Sera ha pubblicato sul proprio sito una sorta di sondaggio con tanto di vignette che descrivono dieci situazioni al limite. Cliccando sulla casella corrispondente, i lettori possono decidere se a loro avviso si tratta di abuso, avances, abuso di potere, stalking o molestia.

Una volta completato il test è possibile leggere cosa ha risposto il magistrato Fabio Roja. E le sorprese non sono mancate. Esempio. Vignetta numero uno. 

"Maddalena, 35 anni, segretaria, bussa alla porta del notaio Piero Pieri, 55. Lui è seduto alla scrivania, sta fumando una sigaretta. Lei si avvicina e gli porge un fascicolo che ha appena fotocopiato. Lui le dice 'grazie’'e le appoggia una mano sul ginocchio".

Ebbene, come spiega Roja, dal punto di vista legale il ginocchio è considerato una zona erogena e dunque il "gesto repentino" del capo va considerato a tutti gli effetti una violenza sessuale "perché la persona che ne è vittima non ha tempo di esprimere il suo consenso".

Fonte: Corriere della Sera →
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