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Venerdì, 19 Aprile 2024

Fa 159 ore di straordinari in un mese: giornalista muore di troppo lavoro

Miwa Sado, reporter 31enne di NHK, è deceduta per un infarto a causa dello stress per le troppe ore di lavoro. Un fenomeno che in Giappone viene chiamato “karoshi”

Il troppo lavoro uccide. Non è un modo di dire, ma quello che è successo a Miwa Sado, una reporter giapponese di NHK, morta a 31 anni per aver lavorato troppo. Secondo gli ispettori del lavoro è stato questo a causare il decesso, avvenuto nel luglio del 2013, ma l'azienda aveva tenuto in segreto questi particolari fino ad oggi. La giornalista aveva accumulato in un mese 159 ore di straordinario e nei 30 giorni precedenti alla morte aveva avuto due giorni liberi. Troppo poco.

Secondo quanto riporta il Guardian, gli ispettori hanno stabilito che sono state le troppe ore di lavoro a provocare il crepacuore della 31enne, che lavorava per l'NHK dal 2005, prima nella sede di Kagoshima e poi in quella di Tokyo. L'azienda ha dichiarato di essere a conoscenza dell'eccessivo lavoro della giornalista e che questo è uno degli aspetti da migliorare per tutti i dipendenti. 

Ma in Giappone non è certo al prima vittima del “karoshi”, termine giapponese che significa “morte per troppo lavoro”. Negli ultimi 18 mesi sono almeno 2mila le persone che si sono tolte la vita perché non hanno retto alla mole eccessiva di lavoro. Per altri, come Miwa Sado, la causa della morte è stato l'infarto o l'insufficienza respiratoria. Tutte complicazioni legate allo stress. 

Proprio per risolvere questo problema il governo giapponese sta vagliando varie proposte: da mettere un tetto massimo di tre ore di straordinario, fino a delle sanzioni per le aziende che non dovessero rispettare questo parametro. 

Fonte: The Guardian →
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