Teresa e Trifone, Ruotolo condannato all'ergastolo: "È disperato, combatterà per la verità"

Giosuè Ruotolo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio  dell'ex coinquilino e commilitone Trifone Ragone, il militare di Adelfia e della sua fidanzata Teresa Costanza, freddati davanti al palasport di Pordenone nel marzo 2015.

I suoi avvocati annunciano battaglia, come racconta oggi il Gazzettino. "La disperazione di una persona che si è sempre proclamata innocente, ma che è consapevole che in questo momento bisogna combattere per far emergere una verità che è alternativa rispetto a quella indicata dalla Corte d'Assise di Udine" dice l'avvocato Roberto Rigoni Stern, uno dei difensori.

La difesa: "Giosuè in carcere da innocente"

Il giovane di Somma Vesuviana aveva atteso la decisione della Corte con la "speranza di uscire da fatti di questo tipo - racconta il legale - laddove si parla di un omicidio indiziario e laddove gli elementi in possesso della Corte non erano così dirimenti, a nostro avviso, da pronunciare una condanna netta, soprattutto per quanto riguarda il movente".

Gli avvocati nei prossimi giorni faranno visita a Ruotolo in carcere. Sono curiosi "di leggere i motivi di questa sentenza perché nel corso di questi mesi abbiamo posto all'attenzione della Corte tante problematiche che hanno indotto a una riflessione la Corte stessa, prova ne sia che si è ritirata per ben due giorni in camera di consiglio e non è una cosa abituale".

Scontato che, una volta lette le motivazioni, la difesa proporrà appello «nella consapevolezza - conclude Rigoni Stern - che l'ultima parola verrà detta dalla Corte di Cassazione».