Quei lavori faticosi che i giovani rifiutano: "In pochi accettano festivi, turni notturni e straordinari"
Le aziende si lamentano: "Colpa di una mentalità sbagliata"
In alcuni settori il lavoro c'è, le offerte sono concrete, frequenti, ma si fa fatica, molta fatica, a trovare giovani qualificati.
Il problema riguarda soprattutto lavori ritenuti particolarmente faticosi o pesanti: dal lavoro nei fine settimana e nei festivi a quello notturne, dal part-time in ore scomode o difficoltose ai turni articolati e variabili.
E poi ci sono quelle occupazioni svolte in condizioni e in ambienti sfavorevoli (come nell’edilizia, nell’agricoltura, nell’allevamento, nella panificazione, nel tessile-abbigliamento, nell’industria chimica e meccanica, nei servizi di pulizia e nella sanità).
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“Lavorare nella ristorazione – spiega a Quotidiano.net Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe-Confcommercio – richiede impegno fisico e mentale con un forte spirito di sacrificio. Si lavora il sabato e la domenica, nelle feste di ricorrenza, in parte anche di notte e persino il 1 maggio. Ci sono, quindi, difficoltà a trovare personale qualificato per mancanza sia di candidati sia di profili con le competenze richieste. Il risultato è che i giovani italiani sono sempre meno disposti ad impegnarsi nelle nostre imprese come testimonia la crescente presenza di lavoratori stranieri"
"E questo sebbene 8 occupati su 10 abbiano un contratto a tempo indeterminato”.