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Venerdì, 29 Marzo 2024
India

Il giudice indiano che consiglia allo stupratore di sposare la vittima: "Così non vai in prigione"

Gli attivisti per i diritti delle donne hanno lanciato una raccolta firma per convincere il togato a rassegnare le dimissioni

In India un giudice della Corte Suprema è finito nell'occhio del ciclone dopo aver consigliato ad un uomo accusato di stupro di sposare la vittima per evitare di essere arrestato.

Più di 5.000 persone hanno firmato una petizione chiedendo le dimissioni del togato. Il fattaccio si è consumato nel corso di un'udienza durante la quale, secondo quanto riferito da Al Jazeera, il giudice Sharad Arvind Bobde si sarebbe rivolto così all'imputato: "Se vuoi sposarla (la presunta vittima di stupro, ndr), possiamo aiutarti. In caso contrario, perdi il lavoro e vai in prigione".

Parole che hanno suscitato scalpore e spinto gli attivisti per i diritti delle donne a lanciare una raccolta firme nel tentativo di convincere il giudice a rassegnare le dimissioni. Secondo la lettera pubblicata dagli attivisti, l’imputato è accusato di aver legato, imbavagliato e violentato una studentessa, nonché di aver minacciato la giovane di cospargerla di benzina e darle fuoco. "Consigliando a questo stupratore di sposare la sua vittima - si legge nell’appello - tu, giudice capo, hai cercato di condannarla ad una vita di violenze per mano del torturatore che l'aveva spinta a tentare il suicidio". E c'è un motivo ben preciso: in India lo stupro coniugale non viene considerato un crimine. Per il momento Bobde non ha risposto alle critiche. Nel corso dell’udienza di lunedì scorso avrebbe però fatto altre dichiarazioni destinate ad alimentare le polemiche. "Il marito può essere un uomo brutale - avrebbe detto il togato -, ma è possibile definire ‘stupro’ un atto sessuale tra un uomo e una moglie legalmente sposati?".

Fonte: The Guardian →
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