Svolta nel caso Giulio Regeni: identificati i poliziotti che lo spiavano
A quasi un anno dalla morte del ricercatore friulano, ucciso mentre si trovava in Egitto, c'è un passo in avanti. La collaborazione tra le procure del Cairo e di Roma inizia a sortire i primi effetti ancora non decisivo: serviranno altre rogatorie
UDINE - Mohamed Abdallah, il capo di quel sindacato degli ambulanti al centro della ricerca di Giulio Regeni al Cairo, riferiva ogni spostamento del giovane alla Sicurezza Nazionale, il Servizio segreto interno egiziano. L’ha fatto fino al 22 gennaio, tre giorni prima della sera in cui Regeni è uscito dal suo appartamento sulla riva destra del Nilo, nel quartiere di Dokki, distretto di Giza, ed è stato sequestrato, torturato per giorni, infine ucciso. Lo riferisce L'Espresso che ha visionato le carte consegnate dalla procura generale egiziana e quella di Roma che sta indagando per accertare la verità e trovare i responsabili della tragica uccisione del giovane ricercatore friulano ad oltre 10 mesi da quando il corpo oltraggiato di Giulio è stato trovato riverso lungo la strada che dal Cairo porta ad Alessandria.
La collaborazione tra le procure del Cairo e di Roma sul caso Regeni inizia, finalmente a sortire i primi effetti sulla vicenda dell’omicidio del giovane ricercatore di Fiumicello. Lo si evince da un comunicato diffuso dagli inquirenti italiani. Coinvolti nella vicenda gli investigatori di piazzale Clodio e quelli del paese nordafricano - con il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il sostituto Sergio Colaiocco, da un lato, ed il procuratore generale d’Egitto Ahmed Nabil Sadek, dall’altro.
Negli uffici della scuola di polizia in via Guido Reni il Procuratore generale della Repubblica Araba d'Egitto Ahmed Nabil SadeK ha consegnato le dichiarazioni di Abdallah, ma nulla sui verbali dei poliziotti. Soltanto i loro nomi. Sarà necessaria una nuova rogatoria, altri tempi, altri vertici. Al quinto incontro tra i magistrati dei due Paesi, il terzo a Roma, le indagini procedono nella giusta direzione, ma a rilento.