E' lui l'uomo che coordina le indagini sull'omicidio di Gloria Rosboch. Il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, nelle ultime ore ha letto e riletto tutte le pagine dei verbali di interrogatorio di Sofia, l’ex fidanzata di Gabriele Defilippi, in carcere, con Caterina Abbattista e Roberto Obert. "Non guarderò nessuna trasmissione in televisione sul caso Rosboch, devo studiare gli atti" aveva detto, e così è stato. 

Quello che emerge, scrive oggi la Stampa, è che Gabriele, secondo la ricostruzione di Sofia, era messo sotto pressione dalla madre Caterina Abbattista e dall'amico amante, Roberto Obert. Il procuratore spiega: "Racconta, Sofia, che Caterina avallava l’idea originaria di Roby, lo chiama così, di far sparire Gloria". Defilippi arrivò al punto di sfogarsi, ubriaco, con l'ex fidanzata proprio qualche giorno prima dell’omicidio. La madre fino a oggi ha sempre detto di essere estranea al delitto. 

"Se Sofia dice la verità, perché Gabriele avrebbe dovuto mentire prima del delitto raccontando all’ex fidanzata che la madre e Obert lo stavano stressando con l’idea di far fuori Gloria? Che senso ha tutta questa mimica?" spiega al quotidiano torinese il procuratore capo di Ivrea. Caterina Abbattista continua a sostenere che il 13 gennaio, giorno dell’omicidio, era al lavoro in ospedale, ma le celle telefoniche non lo confermano. Il pm ha le idee chiare:

"La truffa a Gloria si inserisce in una successione di comportamenti anomali – spiega -. Caterina ha un ruolo importante: parla con lei e con sua madre, si raccomanda che non vengano messi in mezzo gli avvocati". Fino alla lettera esplosiva dei legali della Rosboch. A quel punto, l’insegnante di Castellamonte diventa un peso da eliminare.