Addio a Golia, il cane randagio che portava un sorriso a bambini, anziani e disabili
E' morto dopo una lunga malattia Golia, il cane che aveva portato tanti sorrisi a bambini, anziani, disabili di Vieste (Foggia): un randagio "terapeuta"
Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo non lo dimenticherà mai. E' morto dopo una lunga malattia Golia, il cane che aveva portato tanti sorrisi a bambini, anziani, disabili di Vieste (Foggia). Golia era un randagio finito in canile e adottato da Francesca Toto, una volontaria che, vedendo la sua disperazione tra le sbarre, gli diede "nuova vita".
"Il progetto 'Zero cani in canile' - racconta Toto - è nato per evitare il canile a tanti sfortunati come lui, vittime dell'abbandono". La sua indole socievole e la sua predisposizione verso i più deboli ne hanno fatto un cane terapeuta dell'animo umano, racconta FoggiaToday.
Nella seconda parte della sua vita Golia è stato una presenza costante in scuole, case di riposo, centri per disabili, per dimostrare che i cani randagi sono una risorsa e per insegnare a tutti la corretta gestione di un cane. La Lega Nazionale per la Difesa del cane ricorda che i canili ospitano migliaia di animali come Golia. L'invito è sempre lo stesso: adottateli.
Il progetto Zero Cani in Canile di Francesca Toto si prefigge di trasformare il randagismo da peso a risorsa sociale ed economica, creando una rete logistica e collaborativa a costo zero tra cittadini, volontari e istituzioni, eliminando la necessità della struttura canile inteso come il tradizionale luogo di detenzione dei cani non padronali.