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Sabato, 20 Aprile 2024

Seicento opere incompiute: quei quattro miliardi sprecati per costruire l'Italia a metà

La nuova mappa del ministero delle Infrastrutture è un viaggio da Nord e Sud della penisola sulle orme di occasioni mancate: strade, aeroporti, ospedali. Tutte le grandi opere lasciate a metà

Piccole e grandi opere in Italia, con scopi e funzioni differenti ma tutte con la stessa caratteristica: non sono state terminate. Sono circa seicento le opere della penisola inserite nella mappa del ministero per cui sono stati investiti (e sprecati) diversi miliardi di euro.

Dal nuovo terminal dell'aeroporto di Saint-Christophe ad Aosta allo svincolo di una strada di provincia nell'Ennese, in tutto negli anni ci sono costate per 4,1 miliardi di euro, tra spese già affrontate e fondi impegnati nel tentativo di portarli a compimento. L'elenco stilato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, è stato fatto su spinta di una norma voluta dal governo Monti che per la prima volta creava un vero e proprio registro anagrafico di tutto delle strutture che non sono state completate.

La Lombardia la regione con la concertazione più alta di 'fantasmi edilizi': dal nuovo laboratorio dell'Asl di Milano in via Juvara (14,3 milioni di euro spesi e altri 10 per completarlo), ai lavori che vanno avanti ormai da quasi dieci anni per la costruzione del "nuovo ostello della gioventù" di Lecco: 2,6 milioni di euro per un cantiere che doveva essere consegnato nel 2008. Tra le opere lombarde rimaste a metà anche la bretella sull'A22 tra Mantova e l'area industriale di Valdaro.

Fonte: Repubblica.it →
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