Graziano Mesina condannato a 30 anni di carcere: revocata anche la grazia
Si è concluso il processo di primo grado a carico dell'ex ergastolano orgolese, che era accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Nel corso della sua vita ha trascorso più di 40 anni in carcere e quasi 5 da latitante
Graziano Mesina è stato condannato a trent'anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Così si è concluso il processo di primo grado a carico dell'ex ergastolano orgolese.
Nel corso dell'udienza del giugno scorso Mesina si era difeso così: "Non ho mai fatto parte di nessuna associazione a delinquere, nemmeno quando ero latitante. E non ho mai avuto bande".
E' stata anche revocata la grazia concessa all'uomo nel 2004 dall'allora Presidente della Repubblica Ciampi, e dal Ministro della giustizia Roberto Castelli.
Graziano "Grazianeddu" Mesina, di Orgosolo (Nuoro), è stato il più famoso bandito sardo del dopoguerra. È conosciuto per le numerose evasioni (ventidue, di cui dieci riuscite) e per il suo ruolo di mediatore nel sequestro del piccolo Farouk Kassam.
Nel corso della sua vita Mesina ha trascorso più di 40 anni in carcere, quasi 5 da latitante e 11 agli arresti domiciliari.
Dieci anni fa aveva iniziata la carriera di guida turistica, accompagnando i turisti nell'esplorazione delle zone più impervie del Supramonte, ma nel 2013 venne arrestato nuovamente.