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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Hostess musulmana non serve alcolici ai passeggeri: sospesa

Charee Stanley, assistente di volo della ExpressJet, si è convertita due anni fa all'Islam. La sua religione non le consente di "toccare" alcolici. Dopo le lamentele di una sua collega, è stata sospesa dal lavoro

STATI UNITI - Si è rifiutata di servire alcolici ai passeggeri, come previsto dalla sua fede. Per questo l'hostess Charee Stanley, musulmana, è stata sospesa dalla ExpressJet. Da qui la denuncia alla Commissione per le pari opportunità di lavoro: "Sono stata discriminata".

La storia di Charee è volata in alto, arrivando fino alla Cnn, dove ha raccontato la sua vicenda: "Ho 40 anni e lavoro per la ExpressJet da tre. Mi sono convertita all'Islam due anni fa". E la religione islamica, tra i suoi dettami, annovera non solo quello di non bere alcolici, ma anche quello di servirli agli altri. All'inizio nessun problema: "Con la direzione della compagnia si è concordato che a servire gli alcolici ai passeggeri fosse l'altro assistente di volo dell'equipaggio" ha spiegato il suo legale. "E sappiamo da molte testimonianze che questa formula ha funzionato bene e senza inconvenienti".

Tutto secondo regolamento, quindi. Almeno finché una collega di Charee si è lamentata con la direzione. A questo punto la compagnia ha mandato una lettera alla Stanley informandola che le veniva revocata la "concessione" di escluderla dal servizio. Da quel momento doveva considerarsi sospesa. 

In un comunicato il portavoce della compagnia, Jarek Beem, spiega che  "come ExpressJet, rispettiamo i valori di tutti i nostri lavoratori. Diamo pari opportunità a tutti e abbiamo una lunga storia di esperienze e voci diverse nella nostra squadra. Sul caso della signora Stanley, non possiamo commentare la sua vicenda personale". Ora la palla passa nelle mani del tribunale.

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