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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Accuso Hollande e difendo i francesi, basta prediche sull'accoglienza"

Michelle Houellebeque rompe il silenzio e sul 'Corriere della Sera' commenta i fatti di Parigi. A modo suo: "Hollande? Un insignificante opportunista. In Francia non c'è democrazia reale"

La Francia resisterà, ma gli attentati di Parigi hanno "precise responsabilità politiche" che prima o poi dovranno essere "passate al vaglio".

Michelle Houellebeque, come sempre, non le manda a dire. Nell’editoriale pubblicato sul Corriere della Sera , l’autore di Soumission (romanzo in cui preconizza una Francia guidata dalla Fratellanza Musulmana e completamente islamizzata) ne ha per tutti.

"È assai improbabile - scrive - che l’insignificante opportunista che occupa la poltrona di capo di Stato, come pure il ritardato congenito che svolge le funzioni di primo ministro, per non parlare poi dei ‘tenori dell’opposizione’ (LOL), escano con onore da questo riesame". 

"Chi è stato a decretare i tagli nelle forze di polizia, fino a ridurle all’esasperazione, quasi incapaci di svolgere le loro mansioni? Chi ci ha inculcato, per tanti anni, che le frontiere sono un’assurdità antiquata, simbolo di un nazionalismo superato e nauseabondo? Si capisce subito che tali responsabilità sono state largamente condivise". 

Secondo lo scrittore - che nel 2001 venne processato per aver definito l’Islam "la religione più stupida di tutte" -  la Francia resisterà "perché non si può fare altrimenti, e perché ci si abitua a tutto. E nessuna emozione umana, nemmeno la paura, è forte come l’abitudine".

Per nulla stupito dai nuovi attacchi dei fondamentalisti ("All’indomani degli attentati del 7 gennaio, ho passato due giorni incollato ai notiziari televisivi, senza riuscire a staccare lo sguardo. All’indomani degli attentati del 13 novembre, non credo nemmeno di aver acceso la televisione") Houellebeque salva il popolo (che "non ha fallito in nulla") e condanna la classe politica d’olptralpe che si è guardata bene "dall’indire dei referendum".

"I sondaggi d’opinione, invece, sono sempre autorizzati e - per quello che valgono - rivelano grosso modo le cose seguenti: la popolazione francese ha sempre conservato fiducia e solidarietà nei confronti dell’esercito e delle forze di polizia; ha accolto con sdegno i predicozzi della “ sinistra morale” (morale?) sull’accoglienza di rifugiati e migranti e non ha mai accettato senza sospetti le avventure militari estere nelle quali i suoi governanti l’hanno trascinata". 
 

Fonte: Corriere della Sera →
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