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Giovedì, 25 Aprile 2024

La vita in carcere di Igor: "Non esce mai di cella e legge libri religiosi"

Nel penitenziario di Zuera, a Saragozza, non esce mai di cella, neppure nelle ore d’aria. In un mese e mezzo non ha fatto né ricevuto alcuna chiamata, scrive l'Heraldo de Aragon

Conduce anche in carcere una vita da eremita. Norbert Feher, "Igor il russo", dallo scorso 20 dicembre dopo essere stato catturato in Spagna, è recluso nel penitenziario di Zuera, a Saragozza. E' accusato di tre omicidi in Spagna e almeno due in Italia.

Il criminale, a cui per mesi centinaia di uomini hanno dato la caccia nelle campagne emiliana, secondo quanto racconta L'Heraldo de Aragon, non esce mai di cella, neppure nelle due ore d’aria consentite. In un mese e mezzo non ha fatto né ricevuto alcuna chiamata. 

Trascorre le giornate leggendo libri di tema religioso o fumetti, che prende in prestito alla biblioteca del carcere. E' stato interrogato in videoconferenza su ordine del tribunale di Alcaniz sul doppio tentato omicidio del 5 dicembre ad Albalate, ai danni di due agricoltori, nove giorni prima del triplice assassinio di Andorra e del suo arresto. Di entrambi i fatti ‘Igor’ si era assunto la responsabilità nel primo interrogatorio, il 17 dicembre. Sono sorte questioni di competenza territoriale e sulla riunione dei due episodi in un unico fascicolo.

In Italia Norbert Feher è accusato dell'omicidio del barista Davide Fabbri, ucciso nel suo locale di Riccardina di Budrio il primo aprile 2017 e la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, l'8 aprile nelle campagne di Portomaggiore (e c'è il sospetto che ci sia lui dietro la morte della guardia giurata Salvatore Chianese, nel 2015).

Fonte: Heraldo de Aragon →
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