Parla la madre di Ilaria Alpi: "Venti anni di depistaggi"
A venti anni dall'omicidio della giornalista Rai in Somalia ecco una dura intervista di mamma Luciana: "La cosa che più mi indigna è la mancanza di verità"
La cosa che mi indigna di più è questa mancanza di verità, il modo di indagare della Procura di Roma che non saprei come definire: non hanno fatto niente, a parte depistaggi a tutto spiano.
Sono parole dure, durissime quelle pronunciate da Luciana Alpi, madre di Ilaria, intervistata da La Stampa a venti anni dall'omicidio della giornalista Rai in Somali. Era il 1994. Con Ilaria morì l'operatore Miran Hrovatin.
Al centro delle accuse di mamma Luciana l'intervista, "tagliata", della figlia al sultano Bogor: "In quel lavoro occultato c'è la chiave di tutto". Quel giorno "Ilaria cercava conferme: sapeva del traffico di armi e rifiuti; voleva andare a vedere la nave della Shifco donata dalla cooperazione italiana".
Luciana Alpi interviene anche in merito all'unico colpevole, ad oggi, della morte della figlia: "Hashi Omar Hassan è innocente, non ci sono dubbi; non c'entra niente in questa storia. Vorrei la verità sulla morte di Ilaria e Miran anche per Hashi, un capro espiatorio".
Inevitabile, poi, un attacco gli oltre ottomila documenti ancora secretati e che potrebbero contenere tracce per arrivare ai responsabili della morte di Ilaria Alpi: "Aspettiamo le decisioni della Camera e del Copasir. Ma troppi pezzi di questa storia sono scomparsi".
