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Mercoledì, 24 Aprile 2024
RUSSIA / Russia

Incappucciate in cattedrale di Mosca: la protesta a favore delle Pussy Riot

Due donne sono entrate incappucciate nella cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca a un anno dalla celebre performance anti-Putin delle Pussy Riot

Due donne incappucciate sono state fermate stamani nella cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca mentre si preparavano a celebrare il primo anniversario della celebre performance anti-Putin delle Pussy Riot, costata due anni di carcere a due delle ragazze del gruppo punk. Irina Katsuba e Elena Volkova, due professoresse, sono state fermate stamani nella cattedrale dopo che avevano indossato passamontagna e mentre stavano per deporre fiori davanti all'iconostasi, si legge sul sito Gazeta.ru. Katsuba ha detto al sito di voler celebrare "l'anniversario di un avvenimento che ha cambiato il nostro Paese".

Il 21 febbraio 2012 cinque ragazze entrano nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, indossano passamontagna colorati e interpretano una canzone punk che denuncia la collusione tra Chiesa ortodossa e il potere politico, pregando la Santa Vergine: "liberaci da Putin". La scena, che dura 40 secondi, viene filmata e subito pubblicata su internet, procurando al gruppo, fino ad allora sconosciuto, un'enorme notorietà. Tra i fedeli sotto shock, le ragazza si danno alla fuga, ma tre di loro vengono fermate qualche giorno dopo. Le altre non sono ancora state identificate.

Pussy Riot

Oggi due di loro, Nadezhda Tolokonnikova, 23 anni, e Maria Alekhina, 24 anni, madri di bambini piccoli, scontano una pena a due anni di reclusione in campi negli Urali e in Mordovia. La terza, la trentenne Ekaterina Samutsevich, si è vista sospendere a ottobre la pena, sostenendo al processo d'appello di essere stata fermata subito dopo il suo ingresso in chiesa e di non aver perciò partecipato alla performance. La vicenda ha diviso profondamente la società russa, ma il gruppo è diventato soprattutto all'estero un simbolo della protesta contro il regime russo.

Secondo un sondaggio pubblicato a ottobre dall'istituto indipendente Levada, il 35% dei russi ritiene che la pena di due anni di prigione inflitta alla ragazza sia inadeguata, ma per il 43% non è sufficientemente severa. Solo il 13% pensa che sia nettamente troppo severa. All'estero invece le ragazze hanno ottenuto il sostegno di figure del calibro di Madonna o Yoko Ono e un documentario sul loro processo ha ottenuto il premio della giuria al festival americano di Sundance. A un anno dalla performance delle Pussy Riot, "la situazione della libertà d'espressione in Russia non ha fatto che peggiorare" scrive l'ong Amnesty International in una nota.

IL VIDEO DELLA PREGHIERA ANTI-PUTIN

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