Gli cambiano le bombole d'ossigeno e lui muore: aperta un'inchiesta
C'è già un fascicolo aperto per omicidio colposo, con una persona nel registro degli indagati. Il caso risale al 2 aprile scorso all’ospedale di Udine. L'indagine è partita quando il figlio di Renzo Tonizzo ha segnalato tutto alla Questura
Sarà fatta chiarezza sulla morte di Renzo Tonizzo, ex maresciallo maggiore aiutante dell’esercito in pensione di 85 anni residente a Udine.
Gli cambiano l’ossigeno e lui muore: la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta, racconta il Messaggero Veneto.
Non appena gli hanno cambiato le bombole ha iniziato a star male e poche ore dopo è deceduto.
C'è già un fascicolo aperto per omicidio colposo, con una persona nel registro degli indagati. Il caso risale al 2 aprile scorso all’ospedale di Udine.
L'indagine è partita quando il figlio di Renzo Tonizzo ha segnalato tutto alla Questura.
Alessandro Tonizzo, il figlio di Renzo, racconta al Messaggero Veneto come sono andate le cose: "Nel febbraio 2014 mio padre aveva subito un’embolia polmonare che ha costretto al ricovero mio padre a seguito di una visita effettuata all’ospedale Gervasutta gli è stata prescritta la somministrazione di ossigeno nella quantità di 2 litri al minuto per 24 ore al giorno".
Nel corso dei mesi la prescrizione fu rimodulata e corretta, e la famiglia si accordava regolarmente con i fornitori per la consegne di bombole.
Il 2 aprile scorso alle 15.30 nell’appartamento di via Monte Hermada, dove abitava Tonizzo, ne vennero consegnate due. «Dopo aver portato anche la seconda bombola nella stanza di mio padre ho controllato meglio l’erogazione e ho sentito che, dalle forcelle nasali, non usciva la solita quantità di ossigeno – ha dichiarato il figlio. Anche le bolle nell’umidificatore non erano nella solita quantità». Così ha sostituito la bombola nuova con la seconda. «Anche in questo caso – ha aggiunto – le cose non sono cambiate».
La situazione è poi precipitata rapidamente fino al decesso.