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Venerdì, 29 Marzo 2024

Sex-toys, scontrini del wc pubblico e viaggi: i rimborsi pazzi dei consiglieri

L'ennesimo terremoto politico-giudiziario riguarda i consiglieri dell'Emilia-Romagna. Trasporti, alberghi, fiori e persino un giochino erotico: ecco le voci di spesa finite sotto la lente degli inquirenti

BOLOGNA - Ad essere contestati sono soprattutto rimborsi chilometrici e pasti. Ma anche regali, feste di compleanni, cene di beneficenza. E ancora scontrini da meno di un euro per i wc pubblici o viaggi per convegni a Lampedusa, interviste a pagamento, comparsate televisive pagate coi soldi pubblici. E persino un “sex toy” messo a rimborso - a quanto pare - da una consigliera. C'è di tutto e di più nell'inchiesta sulle spese pazze in Emilia Romagna.

La procura di Bologna ieri ha notificato 42 avvisi di fine indagine a consiglieri regionali, di tutto l’arco politico, che hanno seduto tra gli scranni di viale Aldo Moro, tra il giugno 2010 e il dicembre 2011. A firmare la chiusura delle indagini, avviate da oltre due anni, sono stati i pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari. Ad essere accusati di peculato sono stati sia i consiglieri che hanno effettuato le spese rimborsate, sia i capigruppo che non le avrebbero impedite. 

Scorrendo le cifre, circa la metà dei rimborsi, che secondo la Procura non sarebbero legittimi, riguarda il Pd che deve dare spiegazioni su 940 mila euro spesi e rimborsati. Segue l’Idv con 423 mila euro e il Pdl con 205 mila euro. Si prosegue con 151 mila contestati al consigliere di Fds, 135mila euro contestati alla Lega. 

Fonte: BolognaToday →
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