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Venerdì, 29 Marzo 2024

Tutti in bus a Roma da Berlusconi: il viaggio lo paga la Regione

Nell'inchiesta relativa alle pazze spese in Piemonte spicca il "file" Mastrullo: scontrini per farsi rimborsare cravatte tartufi e 13mila euro per andare al congresso Pdl

"Regioni a delinquere" titolavamo giovedì. Un titolo un po' forte e forse forzato, certo, ma che ben rendeva l'idea di un'Italia che vede indagato un consigliere su cinque e i fari accesi delle procure sulla metà delle nostre Regioni.

Di casi particolari, da Fiorito in poi, passando per i Bossi di turni, ce ne sono decine. Quello che però sta trovando maggiore spazio sui media in queste ore è quello relativo alle spese pazze della Regione Piemonte.

Facendo un sommario, e usando le parole di Niccolò Zancan per La Stampa, parliamo di "false residenze per farsi rimborsare più chilometri, cene a base di tartufo, parenti assunti, cravatte di lusso, creme antirughe, mazze da golf, prosciutto, anelli, fiori, profumi, solarium e centri benessere. Truffe e peculato". 

Ma c'è un ma. C'è di più: "C’è anche un modo speciale di intendere la normale attività politica ai tempi della crisi".

Protagonista di questa storia nella storia, Angiolino Mastrullo, uno dei 43 consiglieri della Regione Piemonte che ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini. 64 anni, giornalista e imprenditore, arriva dal Psi, è stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte

A Mastrullo gli inquirenti contestano varie spese tra le quali 39 mila euro per ristoranti, bar e generi alimentari. Altri 8 mila 700 euro per acquisti vari: televisori, cuffie, gioielli, articoli per animali, occhiali, valigie in pelle, biglietti per le partite.

E poi ecco alla voce "Silvio". O voce "Roma". O "viaggio Pdl". Scegliete voi come chiamarla. Fatto sta che il consigliere berlusconiano ha inserito tra le spese da rimborsare 13 mila 300 euro per una trasferta a Roma in occasione del congresso nazionale del Pdl del 30 giugno 2011. Ecco la sua spiegazione agli inquirenti e pubblicata da La Stampa.

Nell’occasione è stato messo a disposizione un pullman per il trasporto di persone e simpatizzanti, ma non si sono presentati e il viaggio è saltato. La messa a disposizione del pullman, contrattata più volte con il medesimo proprietario, si è rivelata più volte un vero flop, perché le persone invitate dai consiglieri regionali, pur avendo aderito all’iniziativa, non si sono presentate alla partenza! . Poi specifica: Nel caso della manifestazione del 1° luglio 2011, fallito per l’assenza dei simpatizzanti invitati, il proprietario pretese il rispetto del rapporto contrattuale minacciando il ricorso all’autorità giudiziaria per avere il pagamento, anche delle precedenti occasioni. Ovvero: messa a disposizione del pullman e mancata partenza. Nasce da questo poco lodevole comportamento degli assenti, la spesa di 13 mila 300 euro da me proposta al gruppo del Pdl per scongiurare il pericolo di un contenzioso che avrebbe aggravato la spesa.  


Da qui, la sintesi di Niccolò Zancan: "Il viaggio fallimentare dei simpatizzanti-volontari del Pdl, che dovevano a andare a sentire Berlusconi, è stato pagato con soldi pubblici, per evitare controversie legali con l’autista del pullman stesso, inferocito dal mancato introito. Un piccolo spaccato di vita politica."  

Fonte: La Stampa →
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