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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Un caso che preoccupa

Infermiera positiva dopo il vaccino: "L’ho preso in ospedale, ora voglio risposte"

E' preoccupata l'operatrice sanitaria risultata positiva al Coronavirus dopo aver fatto la dose di anticorpi targati Pfizer. Chiede risposte alla direzione del suo ospedale perché è lì, nel reparto Covid, che è convinta di essere stata contagiata

Fa discutere il caso di una infermiera che lavora in prima linea nel reparto Covid del suo ospedale, risultata positiva dal Coronavirus dopo essersi vaccinata con la doppia dose di Pfizer. La prima fatta il 5 gennaio e la seconda il 27 dello stesso mese. E ora è arrivato l’esito del tampone (positivo), subito spedito all’ospedale Cotugno di Napoli per verificare se si tratti di una variante. Forse l’inglese? Cosa quasi certa visto l’esito dell’esame per l’infermiera di Avellino, arrivato dopo la somministrazione del vaccino. Ma come è potuto accadere un caso di variante inglese all’interno dell’Azienda Ospedaliera campana? 

“Questa è chiaramente la domanda che ci siamo fatti un po’ tutti e io sono la prima che vorrebbe avere una risposta. - spiega la donna proprio ad AvellinoToday - Io non sono mai uscita dalla mia routine e, nonostante questo, è accaduto. Dobbiamo continuare tutti a tenere altissima la soglia di attenzione". 

Già, perché ad angosciare più di altra cosa l’infermiera irpina, è il come sia stato possibile entrare in contatto con il Covid. Non se lo spiega, se non guardando ai corridoi del suo ospedale. “Le dico la verità: all’inizio ho pensato si trattasse di un falso positivo. Non ci volevo credere. Io sono sempre stata attentissima e non ho fatto nulla che non fosse percorrere sempre lo stesso tragitto da casa al lavoro. Non me lo aspettavo. Purtroppo, lavorando al Covid Hospital, non ho cercato una causa altrove. Spero di avere qualche spiegazione da parte dell’Asl perché le uniche persone che ho visto sono i miei familiari. La mia preoccupazione più grande ora è per il mio convivente. Sto pressando fortemente l’Asl affinché gli ripeta nel minor tempo possibile il tampone, proprio perché, vivendo sotto lo stesso tetto, abbiamo avuto contatti diretti fino al 2 marzo, quando sono risultata positiva”. 

Virus dopo il vaccino? Capita e non c'è nulla di strano

La preoccupazione dell’infermiera è dunque quella di capire come possa essere entrata in contatto con il Sars-Cov-2 e, ora che è positiva, di poterlo trasmettere al suo convivente. Ma di per sé, sia chiaro, risultare positivi dopo il vaccino non è affatto anomalo. Intanto perché una persona vaccinata non è una persona che non possa essere contagiata, ma che, avendo sviluppato anticorpi non ha i sintomi e non sta male. Ecco perché, ad esempio, essere vaccinati non è un libera tutti per gettare nel cestino la mascherina e fare ciò che si vuole perché si può essere un rischio per gli altri. 

Può anche capitare di essere positivi prima di iniettarsi l’antidoto al Covid, come è successo ad un medico di Sondrio. Studi clinici dicono che ci vogliono dai dieci ai quattordici giorni per iniziare a sviluppare una protezione contro il virus: la prima dose garantisce una protezione intorno al 50% e solo una settimana dopo la seconda dose si arriva al 95%. 

E da questa percentuale anche una terza spiegazione almeno. Si può anche aver fatto il vaccino ma non è garanzia al 100% di non essere infettati. Chi viene a contatto col Covid nonostante la copertura vaccinale è una minoranza esigua, ma la possibilità esiste. 

Fonte: AvellinoToday →
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