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Giovedì, 25 Aprile 2024

L'ex eroe della sinistra De Gregori: "Ho votato Monti, Grillo mi inquieta"

Ha votato Monti alla Camera e Bersani al Senato. Grillo non gli piace per nulla: "Ho trovato inquietante la sua campagna, il suo modo di essere e di porsi, il rifiuto del confronto, le adunate oceaniche"

Il "Principe" (così lo chiamano da sempre i suoi fan) Francesco De Gregori torna a parlare di politica. "Il mio interesse è molto scemato", dice oggi, ma le sue parole nell'intervista con Aldo Cazzullo del Corriere della Sera lasciano il segno.

De Gregori afferma di aver votato "Monti alla Camera e Bersani al Senato. Mi pareva che Monti avesse governato in modo consapevole in un momento difficile. Sono contento di com’è andata? No".

"Oggi non so cosa farei", dice. Il problema più urgente è la legge elettorale. "Probabilmente non voterei. Con questo sistema, tanto vale scegliere i parlamentari sull’elenco del telefono".

Dice questo proprio lei, considerato il cantautore politico per eccellenza? L'autore de «La storia siamo noi», per anni colonna sonora dei congressi della sinistra italiana?
"Continuo a pensarmi di sinistra. Sono nato lì. Sono convinto che vadano tutelate le fasce sociali più deboli, gli immigrati, i giovani che magari oggi nemmeno sanno cos'è il Pd. Sono convinto che bisogna lavorare per rendere i poveri meno poveri, che la ricchezza debba essere redistribuita; anche se non credo che la ricchezza in quanto tale vada punita. E sono a favore della scuola pubblica, delle pari opportunità, della meritocrazia. Tutto questo sta più nell'orizzonte culturale della sinistra che in quello della destra".

Il Movimento Cinque Stelle a De Gregori non piace per nulla: "Ringrazio Dio che non si sia fatto un governo con Grillo e magari un referendum per uscire dall'euro. Se poi molti nel Pd volevano governare con Grillo e io non sono d'accordo non è un dramma. Ora il Pd è di moda occuparlo, prendere la tessera per poi stracciarla. Non ne posso più di queste spiritosaggini. [...] Ho trovato inquietante la campagna di Grillo, il suo modo di essere e di porsi, il rifiuto del confronto, le adunate oceaniche. Condivido i tagli ai costi della politica e la richiesta di moralizzazione che viene da molti e che Grillo ha saputo ben intercettare. Molti elettori e molti eletti del M5S sono sicuramente persone degne e capaci di fare politica. Ma questa idea della Rete come palingenesi e istituzione iperdemocratica mi ricorda i romanzi di Urania".

Di Berlusconi cosa pensa?
«Berlusconi è stato fondamentalmente un uomo d'azienda. Nel suo campo e nel suo tempo una persona molto abile, non un vecchio padrone delle ferriere. Ha fatto politica solo per proteggere i suoi interessi, senza avere nessun senso dello Stato, nessun rispetto per le regole e, credo, con alle spalle una scarsa cultura generale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. È imputato di reati gravi e si è difeso dai processi più che nei processi. Che altro vuole sapere? Aveva ragione l'Economist : Berlusconi era inadatto a governare l'Italia. Mi chiedo però anche se l'Italia sia adatta a essere governata da qualcuno».

Fonte: Corriere della Sera →
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