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Giovedì, 25 Aprile 2024

Yara, parla la madre di Bossetti: "La scienza sbaglia: lui non è figlio di Guerinoni"

In un'intervista al Corriere della Sera la madre di Massimo Giuseppe Bossetti difende a spada tratta il figlio: "Non è stato lui"

Parla, o sarebbe meglio dire, si sfoga, in un'intervista al Corriere della Sera la madre di Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino in carcere con l'accusa di essere il "Mostro", l'uomo che avrebbe ucciso Yara Gambirasio. La donna, Ester Arzuffi, 67 anni, al quotidiano di via Solferino dice. "Se mio figlio confessasse? Non ci credo. Dovrei guardarlo in faccia per capire se dice la verità. Ma non può accadere, perché non è vero".

Una difesa totale del figlio. Ester Arzuffi non sembra avere alcun dubbio. Il momento in cui le hanno dato la notizia del fermo del figlio lo ricordo come no shock. "Ero in clinica da mio marito. Non sta bene. Alle 19.15 mi hanno chiamato e hanno detto che io, mia figlia e suo marito dovevamo correre in questura. (...) Uno shock. Siamo rimasti in questura fino alle 5 del mattino".

Due test del Dna indicano che il presunto killer non è figlio di suo marito ma di Giuseppe Guerinoni, ed è Ignoto 1: "Per gli investigatori è così. Per me no, al cento per cento. Non sono mai stata con Guerinoni".

"Che cosa vuole che le dica, che menta? A meno che il mio cervello non abbia resettato tutto, questa è la verità", ossia suo figlio non è colpevole.

Che tipo di rapporto intercorreva tra Ester Arzuffi e Giuseppe Guerinoni, il padre biologico di Bossetti? "Sì - spiega la Arzuffi -, vivevo a Ponte Selva come lui. Non lo nascondo. Ma era solo una conoscenza. Mio marito aveva chiesto a lui e a Vincenzo Bigoni di portarmi al lavoro, in auto, alla Festi Rasini, perché già andavo in zona. Poi la sera tornavo in autobus. Ma tra conoscere una persona e avere intmità con lei ce ne passa".

Gli avvocati Benedetto Maria Bonomo, Jacopo Bonomo e Sara Scarpellini, dicono: "La madre ci ha chiesto di interessarci della difesa del figlio, ma visto l’impegno su casi come Mercadante e Cantamessa, nell’immediato non saremmo in grado di dedicare il tempo necessario anche a questo. Per ora ci occupiamo della tutela dell’immagine della signora, che rompe il silenzio per dare dimensione alla sua dignità".

La difesa che la madre fa del figlio è totale:

Una mamma potrebbe voler difendere a tutti i costi il figlio.
«Si può anche pensare. Ma Massimo non ha fatto niente, davvero».

E se avesse notato qualcosa e dubitato di lui, che cosa avrebbe fatto?
«Con il carattere che ho, se lo avessi visto lì fisso a guardare i servizi sulla bambina e avessi dubitato di lui, gli avrei detto: “Vai dai carabinieri”. Lo avrei trascinato».

Che cosa dice sua figlia?
«Quella sera in questura le ho detto che non è vera la questione del padre. Lei mi ha risposto: “Ma mamma, ti credo”».

Fonte: Corriere della Sera →
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