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Venerdì, 19 Aprile 2024

Medico suicida a 35 anni, nuova morte da "superlavoro" in Giappone

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Kyodo, avrebbe lavorato in un mese fino a 208 ore di straordinario. Nei sei mesi precedenti al suicidio aveva fatto sempre più di 143 ore di straordinario mensili

Il suicidio di un ginecologo è stato riconosciuto dall'ufficio del lavoro di Tokyo come una morte da superlavoro, conosciuta in Giappone come "karoshi". Si tratta del'ennesimo caso, in un momento in cui nel Sol levante il dibattito su questo tema è abbastanza vivo.

L'uomo, sui 35 anni, lavorava in un ospedale di Tokyo. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Kyodo, avrebbe lavorato in un mese fino a 208 ore di straordinario. Nei sei mesi precedenti al suicidio aveva fatto sempre più di 143 ore di straordinario mensili. Il riconoscimento come "karoshi" è stato assegnato a fine luglio, il nome della vittima non è stato diffuso.

Dopo una serie di morti per superlavoro, il govenro a marzo ha proposto che le norme prevedano un tetto massimo per lo straordinario di 100 ore in un mese. Tuttavia la regola è difficilmente applicabili ai medici, i quali non possono rifiutarsi di prestare cure quando loro richiesto.

Il primo caso di karoshi è stato segnalato nel 1969 con la morte di un operaio di 29 anni nel reparto di trasporto di un giornale giapponese. Nel 1987, mentre l'interesse pubblico era aumentato, il Ministero del Lavoro giapponese ha cominciato a pubblicare le statistiche sul karoshi.
 

Fonte: The Japan Times →
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