"Ho ucciso 93 donne": serial killer disegna i ritratti delle sue vittime
L'Fbi ha diffuso gli identikit realizzati da Samuel Little con la speranza di dare un'identità a queste vittime senza nome
Quasi 100 donne, unite da un terribile destino: essere state assassinate tra il 1970 e il 2005 negli Stati Uniti e ancora prive di un'identità. Per questo motivo l'Fbi ha diffuso gli identikit disegnati dal serial killer Samuel Little che, mentre sta scontando la condanna a tre ergastoli in carcere, ha confessato di aver ucciso almeno 93 donne in quei 35 anni di 'attività'.
Da quanto racconta la Bbc, Little era un ex pugile che utilizzava proprio questa particolarità per uccidere le sue vittime: prima le colpiva con dei pugni, poi le strangolava. Le sue vittime erano soprattutto donne vulnerabili, spesso legate al mondo della prostituzione o della tossicodipendenza. Il killer adesso ha 78 anni e si trova rinchiuso in una prigione in Texas.
Delle oltre 90 donne che Little dice di aver ucciso l'Fbi è riuscita ad identificarne soltanto 36. Adesso, con i disegni realizzati dal killer e diffusi dalla polizia, si cercherà di scoprire l'identità delle altre vittime. Le donne riprodotte da Little hanno caratteristiche fisiche differenti, così come sono diverse l'età e le zone in cui sono state uccise. Si va da Las Vegas in Nevada fino Phoenix, in Arizona, passando per Miami e Atlanta.