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Sabato, 20 Aprile 2024

Ladro ucciso a Bazzano, quella notte cinque furti nella stessa zona

Ad agire potrebbe essere stata la stessa banda che ha preso di mira la tenuta dove è avvenuta la tragedia

Sono cinque, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Bologna, i furti avvenuti nella notte tra mercoledì e giovedì poco fuori Bazzano (Bologna), nella stessa strada nell'area di Villa Gessa, dove all'alba di ieri un uomo di 68 anni - il custode della residenza - ha esploso cinque colpi d'arma da fuoco dalle finestre di una dependance uccidendo un uomo non ancora identificato.

Ciò lascia ipotizzare - sostengono gli investigatori - che ad agire possa essere stata la stessa banda che ha preso di mira la tenuta nella quale vive il custode che ha fatto fuoco.

Intanto le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio la drammatica vicenda. In queste ore sono in corso gli esami balistici a cura dell'esperto della Procura di Bologna, che permetteranno di individuare il modus operandi del custode. 

La Procura sta cercando di capire se l'episodio può essere qualificato come legittima difesa, o se invece c'è stato un eccesso colposo da parte del custode.

In campo sul posto c'è una super-consulente inviata da Roma: si tratta di un'esperta balistica che dovrà contribuire a sciogliere i dubbi sulla traiettoria del proiettile mortale. L'area è stata posta sotto sequestro per proseguire con tutte le verifiche anche con l'aiuto dei Vigili del fuoco, per salire ai piani superiori dei casolari diroccati a fianco della villa e valutare la sicurezza generale. Proprio in direzione dei casolari, è emerso, il custode ha detto di aver sparato i primi colpi.

Il procuratore: "Il proiettile ha colpito la scapola"

"Da una prima verifica del corpo sembra che il ragazzo sia stato colpito alla scapola". Lo ha fatto sapere il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato. "Ovviamente la risposta definitiva la possono dare solo gli accertamenti di natura tecnica: la perizia balistica e l'autopsia, soprattutto bisogna cogliere la traiettoria del colpo e capire anche se sia stato diretto o di rimbalzo", ha aggiunto Amato. 

Il presunto ladro dunque sarebbe stato colpito da dietro. Una circostanza che, se confermata, potrebbe aggravare la posizione del custode. "La legittima difesa va verificata in positivo - ha aggiunto il procuratore - e in questo caso non era assolutamente autoevidente, quindi c'è stata la necessità tecnica di indagare il custode".

Fonte: BolognaToday →
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