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Venerdì, 19 Aprile 2024

Come mai "pascolano" i lama sulle colline della Toscana?

Il ricercatore: "La loro presenza è originata da una fuga dallo zoo di Cavriglia. Stimare un numero è difficile, soprattutto considerando che alcuni animali hanno colonizzato zone boscate lontano da strade asfaltate e potrebbero essere avvistati solo di rado"

Come mai ci sono dei lama a zonzo in Valdarno? Non è una leggenda metropolitana, ci sono e non è così complicato avvistarli. Lo racconta ArezzoNotizie.  Due ricercatori stanno provando a ricostruirne la storia e a valutarne l'impatto sull'ambiente circostante, essendo specie aliena, cioè non originaria del territorio. Emiliano Mori del Cnr (in particolare dell'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri di Sesto Fiorentino) e Carlo Gargioni (Scienze Naturali all'Università degli Studi di Milano) hanno seguito da vicino questi animali, cercando di approfondire le conseguenze della loro presenza.

Emiliano Mori, qual è la storia dei lama in Toscana?

"La loro presenza è originata da una fuga dallo zoo di Cavriglia. In quest’area, i lama sono stati presenti all’interno dell’area protetta dal 1974 fino al 2016, anno in cui lo zoo ha chiuso i battenti. Molti altri animali, come i macachi nemestrini, l’orso bruno e i bisonti sono stati spostati in altre strutture in Europa. Al contrario, i lama che già erano tenuti liberi prima della chiusura dello zoo, sono rimasti abbandonati nei dintorni di Cavriglia e hanno iniziato a riprodursi autonomamente, naturalizzandosi".

Quanti sono, dove si trovano ora?

"Stimare un numero è difficile, soprattutto considerando che alcuni animali hanno colonizzato zone boscate lontano da strade asfaltate e potrebbero essere avvistati solo di rado. Una precedente pubblicazione scientifica del gruppo di Giuseppe Dodaro del 2019 riporta almeno 6 individui comunemente osservati nei comuni di Cavriglia, Radda in Chianti e Gaiole in Chianti. di fatto, circa 20 animali erano presenti nel 2016 nel parco e non si può escludere che alcuni di loro abbiano raggiunto altre aree. Nel 2017, alcuni animali sono stati infatti osservati nella zona di Panzano in Chianti, mentre nel 2019 un piccolo gruppetto sembra aver raggiunto la valle dell’Inferno nel comune di Bucine".

"I lama sono animali particolarmente curiosi. per quanto si tratti di una popolazione naturalizzata, il lama è comunque un animale domestico (la forma selvatica si chiama guanaco ed è un po’ diverso). Questo lo spinge ad avvicinarsi spesso all’uomo che è comunque attratto da una specie così esotica ed inusuale nei boschi toscani. Non è infrequente vedere turisti farsi selfie con questi animali nelle colline del Chianti".

Fonte: ArezzoNotizie →
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