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Martedì, 19 Marzo 2024
Curiosità / Treviso

La Lancia Fulvia parcheggiata nello stesso identico posto da 47 anni

È bastata un’immagine su Facebook  per accendere i riflettori sulla vecchissima Lancia Fulvia che da molti anni “occupa” uno dei parcheggi a cavallo tra la strada e il marciapiede in via Zamboni a Conegliano. Una storia molto particolare

A Conegliano (Treviso) c'è una Lancia Fulvia parcheggiata da 47 anni nello stesso identico posto. È bastata un’immagine su Facebook  per accendere i riflettori sulla vecchissima Lancia Fulvia che da molti anni “occupa” uno dei parcheggi a cavallo tra la strada e il marciapiede in via Zamboni. Se la ricorda persino il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, originario proprio di Conegliano. "Era lì quando andavo a scuola" ha commentato il governatore.

La Lancia Fulva è lì dal 1974

L’auto è lì dal 1974. L’ha parcheggiata il proprietario, ex meccanico della Fiat ed ex edicolante classe 1927. “Ho gestito l’edicola qui sotto casa per 40 anni assieme alla mia cara moglie, Bertilla, dieci anni più giovane di me. L’auto è del 1970 ed è un cimelio. Quando ho aperto l’attività mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte perché facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro" racconta ai giornali che tutto d'un tratto si sono interessati alla curiosa storia della vettura.  L’hanno parcheggiata lì quando hanno preso in gestione l’edicola e l’hanno lasciata lì anche quando Angelo 2 anni fa si è rotto un’anca e ha dovuto smettere di gestire l'edicola.

Il colore è sbiadito e grigio, ha le ruote sgonfie, la ruggine ha divorato parte della carrozzeria ed è circondata da erbacce ma il veicolo risulta alla Polizia locale del coneglianese regolarmente assicurato e il bollo viene pagato ogni annoIn città c’è chi la ritiene un simbolo di degrado, chi un monumento, chi non l'aveva nemmeno mai notata.

La Lancia Fulvia presto, però, potrebbe essere spostata secondo il Corriere della Sera. "I parcheggi un po’ in strada un po’ sul marciapiede sono stati realizzati molti anni fa, molto prima del codice della strada del 1992 — spiega Claudio Mallamace, comandante della polizia locale di Conegliano — È stata una soluzione di compromesso per evitare di fare verbali a tutti i clienti del bar. È chiaro che non possono più rimanere e andranno tolti visto che il marciapiede è fruito dai pedoni e ci sono molti ragazzi che lo usano per andare a scuola. Si potrebbe mettere l’auto in centro al cortile della scuola enologica, dove c’era il pioppo. Un piccolo monumento alla storia della città all’interno della scuola enologica. L’auto non viene buttata via e i due proprietari affacciandosi la vedono".

La storia è tornata d'attualità grazie a un post sui social

La storia è torna d'attualità grazie a un singolo post sui social. "Non avete capito nulla. Il vero monumento che identifica Conegliano si trova in via Zamboni ed è la Lancia Fulvia che dal 1974 è parcheggiata a bordo strada e da lì non si è mai mossa. Nel serbatoio ha ancora i 4 litri di cortesia messi dalla concessionaria al momento della consegna, quando la benzina costava 50 lire al litro. Le gomme sono ormai plastificate e ovali ma ancora con il battistrada originale. Non ha mai completato il rodaggio, il contachilometri segna poco più di 20 km, quelli fatti dal collaudatore Lancia all'uscita della catena montaggio". A parlare su Facebook è il coneglianese Giacomo che, grazie ad un semplice post, ha in pochi giorni scatenato la curiosità di centinaia di trevigiani che si sono in breve appassionati alla storia da "urban explorer".

"È lei il vero monumento storico di Conegliano, il nostro patrimonio Unesco, l'eredità dei nostri nonni che tutti i bimbi di Conegliano dovrebbero studiare sui banchi di scuola - continua D'Amico - Altro che Cima da Conegliano e la sua Madonna col Bambino, che se ne stia pure a Este dove è conservata. Noi abbiamo un'opera che il Moma di New York farebbe carte false per averla. Proprio per questo sto organizzando una raccolta fondi che servirà a finanziare un restauro completo della Fulvia".

L'auto non risulta "abbandonata" nonostante occupi stabilmente uno stallo pubblico da decine e decine di anni, tanto che i proprietari pagano regolarmente bollo e assicurazione. Si tratta, anzi, di un'auto dal valore intrinseco e che potrebbe valere molto in ambito collezionistico. Motivo per il quale D'Amico ha aperto una raccolta fondi per il suo futuro restauro.

Fonte: TrevisoToday →
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