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Giovedì, 25 Aprile 2024

Lavorare con Netflix: le domande più strane del colloquio

Il colosso dello streaming è in continua espansione ha deciso di aprire una sede anche in Italia. Ecco i quesiti più strambi posti ai colloqui, raccontati dagli ex dipendenti di Netflix

Nell'era delle serie tv e dello streaming, sono in pochi a non conoscere Netflix, una delle piattaforme più utilizzate per vedere da casa contenuti multimediali di ogni genere, compresi film e documentari. Chi non vorrebbe lavorare in un colosso del genere? Molti sicuramente, ma essere assunti non è certo semplice. Le posizioni aperte in tutta Europa sono diverse, come è possibile vedere dalla sezione “job” del sito Netflix, inoltre, è stata annunciata di recente l'apertura di una sede in Italia.

Lavorare con Netflix, le domande al colloquio

L'assunzione, come per tutti i lavori, passa per un colloquio che però è leggermente diverso da quelli a cui siamo abituati. Bisogna conoscere la cultura aziendale di Netflix, la cosiddetta Netflix Culture, che gli utenti possono consultare al seguente link. Ma non finisce certo qui.

Come riporta il sito Business Insider che ha intervistato alcuni ex dipendenti di Netflix, la parte più difficile è quella delle domande durante il colloquio. Un test più che un colloquio con domande a dir poco particolari, ecco le cinque che più hanno messo in difficoltà i candidati

Quali domande ha da fare? Ebbene sì. Nella prima domanda viene chiesto di porre un quesito all'interlocutore. Un modo per mettere in difficoltà i candidati: in questo caso, secondo gli ex dipendenti, fare molte domande può essere sintomo di interesse e curiosità, tutte caratteristiche che mettono in buona luce.

Cosa fa quando è in disaccordo con il suo responsabile? Netflix consiglia sempre di rispondere secondo i propri principi e non secondo quello che l'altra persona vorrebbe sentire. Quindi niente paura nel rispondere, anche in modo non troppo “politically correct”. La sincerità è una buona qualità, ma quello che interessa a Netflix è capire come il candidato gestisce la comunicazione e i problemi che si possono creare sul posto di lavoro. 

Mi insegni qualcosa. A questo punto l'interlocutore chiede di insegnargli qualcosa, una qualsiasi. Una domanda che risulta strana per il candidato, ma serve per capire la velocità e la reazione su argomenti che non erano stati preparati prima.

Ci parli di un fallimento che ha sperimentato. Qui viene messa alla prova l'onestà. Una richiesta mirata a conoscere una spiacevole situazione passata e soprattutto il modo in cui il candidato è riuscito a uscirne

Come lavorerebbe con un team a un ipotetico progetto? Questa è senza dubbio la domanda meno impegnativa, ma comunque importante: serve infatti a capire se il candidato può lavorare in gruppo insieme ad altri colleghi.

Fonte: Business Insider →
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