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Giovedì, 18 Aprile 2024

Metronotte chiede pensione anticipata, Inps rifiuta: "Impossibile dimostrare lavoro notturno"

Niente uscita anticipata dal lavoro per un bellunese, perché l'Istituto di previdenza sociale sostiene di non riuscire a stabilire se il lavoro svolto sia effettivamente notturno

Quasi 50 anni passati a lavorare duramente, e poi dal 1996 il nuovo impiego come metronotte. Ogni notte, con la pioggia e con il sole. Paolo Clerici, di Belluno, ha 62 anni. 

Aveva accolta con gioia la ventilata possibilità di andare in pensione con qualche anno di anticipo, ma l'Inps ha bloccato sul nascere la festa di pensionamento.

Niente uscita anticipata dal lavoro per lui, perché l'Istituto di previdenza sociale sostiene di non riuscire in alcun modo a stabilire con certezza se il lavoro svolto è effettivamente notturno. 

Ma i "metro-giorno" non esistono, commenta beffardo il Gazzettino

"Se non posso andare in pensione, vorrà dire che mi prenderò una badante per reggermi la pistola" dice col sorriso Paolo. L'amarezza in ogni caso c'è: "Faccio il metronotte dal luglio del 1996 - racconta -. Ma ho cominciato a lavorare molto prima. A dieci anni aiutavo mio papà in edicola".

Fonte: Il Gazzettino →
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