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Giovedì, 28 Marzo 2024

“Renzi, legalizza l'erba”: lo dice pure l'Antimafia

Nella relazione della Dna le critiche alla legge che regolamenta in Italia le droghe leggere e le proposte alternative: depenalizzarle, svuotare le carceri e alleggerire il lavoro dei magistrati

Stavolta a schierarsi con chi è favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere c'è anche la direzione nazionale Antimafia. Le ragioni riguardano non solo la depenalizzazione della cannabis, l'affollamento delle carceri ma anche un possibile alleggerimento del lavoro di magistrati e forze dell'ordine. Ovviamente il giudizio finale viene rimesso al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "Spetterà al legislatore valutare se, in un contesto di più ampio respiro (ipotizziamo, almeno, europeo, in quanto parliamo di un mercato oramai unitario anche nel settore degli stupefacenti) sia opportuna una depenalizzazione della materia".

Ma per gli uomini della Dna è tutto molto chiaro: "l'oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo" contro lo spaccio e l’uso di droghe leggere è evidente quindi la soluzione resta quella. Fatta ovviamente con cognizione di causa, tenendo in conto delle "modalità e le misure concretamente (e non astrattamente) più idonee a garantire, anche in questo ambito, il diritto alla salute dei cittadini (specie dei minori) e, dall’altra, le ricadute che la depenalizzazione avrebbe in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili delle forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite". 

Fonte: Linkiesta →
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