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Giovedì, 18 Aprile 2024

Lugo, "l'infermiera killer" si difende in una lettera: "Non merito tutto questo"

La donna è accusata di aver ucciso una paziente con un'iniezione letale. Ma lei assicura: "Sono innocente". A ottobre il processo

ROMA - Prende carta e penna e scrive una lettera inviata all'Ansa. Daniela Poggiali, l'infermiera di Lugo (Ravenna) accusata di aver ucciso una paziente con un'iniezione letale di potassio, si difende affermando "di non meritare tutto questo".

E' la prima volta che la 43enne, sospettata di decine di casi analoghi di morte in corsia, parla direttamente della propria vicenda. La Poggiali, in carcere a Forlì da ottobre, dice di essere comunque "fiduciosa nella giustizia". Accusata dalla Procura di Ravenna in un'inchiesta aperta nell'aprile 2014 per omicidio pluriaggravato, poi divisa in più filoni, esordisce così nella lettera:

Se mi fossi mai chiesta come ci si sente in carcere, ora ho la risposta. E ancora: Ci si sente da schifo. Se non fosse un dramma vissuto in prima persona (...) potrebbe risultare quasi 'divertente'... quasi una novella di Boccaccio.

La donna fa riferimento anche all'inchiesta dei carabinieri: "La vita di una persona normale viene stravolta all'improvviso da un'indagine giudiziaria fatta di perquisizioni in casa; sequestro di effetti personali fino ad arrivare dopo qualche mese all'esito finale e più crudele: la carcerazione". 

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Fonte: Ansa.it →
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