Immigrazione, richiamo ufficiale a Giorgia Meloni: "Moderi i toni"
La struttura nata nel luglio del 2003 e costola della presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato alla leader di Fratelli d'Italia una lettera di richiamo, pubblicata dal Giornale
Una letterina per invitare Giorgia Meloni a moderare i toni sull'immigrazione.
L'Ufficio anti-discriminazioni di Palazzo Chigi richiama la celebre esponente di centrodestra.
La struttura nata nel luglio del 2003 e costola della presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato alla leader di Fratelli d'Italia una lettera di richiamo, pubblicata dal Giornale.
"Esaminando con attenzione il contenuto delle affermazioni attribuite a lei, quest' Ufficio (...) ritiene che una comunicazione basata su generalizzazioni e stereotipi non favorisca un sollecito ed adeguato processo di integrazione e coesione sociale".
"Si coglie l'occasione per chiedere - si legge - di voler considerare per il futuro l'opportunità di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore".
La Meloni non ci sta: "Io sono un parlamentare regolarmente eletto da alcuni cittadini italiani per sostenere le proprie opinioni politiche, ma prima ancora sono una cittadina italiana, e desidero affermare il mio punto di vista senza incorrere in censure governative".
La seconda considerazione che vorrei fare è che apprendo solo ora che l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali - regolarmente finanziato dallo Stato con le tasse degli italiani - ha il ruolo di censurare le dichiarazioni rese dalle persone e dai membri del Parlamento italiano. Ne sono sconvolta