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Venerdì, 19 Aprile 2024

Terrorismo, la lettera di Salah Abdeslam: "Non mi vergogno di nulla"

Si è sempre rifiutato di parlare con i magistrati che indagano sugli attentati costati la vita a 130 persone, ma ha affermato in una lettera - pubblicata dal quotidiano francese Liberation - di "non vergognarsi" delle sue azioni

Salah Abdeslam, principale sospettato nelle stragi di Parigi nel novembre del 2015, si è sempre rifiutato di parlare con i magistrati che indagano sugli attentati costati la vita a 130 persone, ma ha affermato nella lettera - pubblicata dal quotidiano francese Liberation - di "non vergognarsi" delle sue azioni.

"Prima di tutto, non ho paura di farmi sfuggire nulla perchè non mi vergogno di quello che sono - e poi che cosa si potrebbe dire di peggio di quanto non sia già stato detto", scrive Abdeslam a una anonima corrispondente.

"Ti scrivo senza sapere come cominciare, ho ricevuto tutte le tue lettere e non se se mi siano piaciute o meno, anche se certamente mi permettono di trascorrere del tempo nel mondo esterno. Dal momento che sei stata sincera lo sarò anch'io, ti chiedo quali siano le tue intenzioni per assicurarmi che tu non mi adori come se fossi una star o un idolo, ricevo messaggi di questo genere che non approvo perché l'unico che merita di essere adorato è Allah", continua Abdeslam.

Secondo quanto pubblicato da Liberation Abdeslam ha ricevuto lettere da diverse persone, ma ha risposto soltanto a una donna.

Attualmente detenuto in un carcere francese, il 27enne Abdeslam è accusato di aver fornito supporto logistico al commando responsabile delle stragi.

Fonte: Libération →
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