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Sabato, 20 Aprile 2024

Azienda dei rifiuti licenzia dipendente malata di cancro: la denuncia dei sindacati e il calvario di Enrica

La donna ha esaurito il periodo di comporto e da tre mesi sta affrontando la malattia “priva di fonti di reddito, in quanto senza stipendio”. Ora la lettera di licenziamento

Un calvario durato mesi, una vicenda denunciata a gran voce dai sindacati. È quella di Enrica (nome di fantasia), dipendente di Clara, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in 19 dei 21 comuni della provincia di Ferrara. Da tempo la donna si trova a dover fare i conti con una patologia oncologica che le impedisce di svolgere la propria mansioni all’interno di Clara.

Per curarsi, Enrica ha un certo punto ha esaurito il periodo di comporto previsto dal contratto di lavoro, ossia l’intervallo di tempo per cui, pure essendo assente per malattia, il dipendente ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. Da tre mesi la donna sta affrontando il proprio percorso contro la malattia “priva di fonti di reddito, in quanto senza stipendio”, avevano denunciato i sindacati. Con l’azienda, avevano fatto sapere le segreterie territoriali Fp-Cgil e UilTrasporti e la rsu di Clara, era stato definito un accorto per avviare un percorso di accompagnamento all’uscita dal lavoro che però era stato disatteso. Clara, avevano ricordato i sindacati, aveva sottoscritto un accordo per il telelavoro, “tuttora vigente dall’azienda e mai disdetto” per agevolare i dipendenti fragili, che però è stato rifiutato ad Enrica. Al fine di conservare il posto di lavoro, alla donna era stato proposto “un lungo periodo di aspettativa non retribuita” e, in caso di mancata accettazione di questa proposta, l’interruzione del rapporto di lavoro. 

Licenziata dipendente con il cancro, la denuncia dei sindacati

Giovedì scorso, come scrive Estense.com, si è tenuto un ultimo confronto tra sindacati e vertici aziendali, per cercare di “ripristinare il dialogo corretto con la dirigenza ed ufficio del personale di Clara in merito alla vicenda della dipendente che da alcuni mesi si trovava con lo stipendio sospeso”, che però si è risolto con un nulla di fatto e il giorno dopo ad Enrica è stata recapitata la lettera di licenziamento.

“Nella sua risposta al nostro precedente comunicato il presidente dell’azienda ha commentato la vicenda richiamandosi alla interpretazione della legge. Ebbene anche noi, nella nostra proposta, ci siamo richiamati alla interpretazione della legge”, denunciano ora i sindacati, secondo cui l’azienda ha rigettato anche il tentativo di alcuni colleghi che si erano offerti di regalare le proprie ore di ferie ad Enrica. 

“Il cinismo con cui si procede dovrebbe preoccupare non soltanto i lavoratori dell’azienda, ma tutti i cittadini che sono di fatto i reali proprietari di Clara. Oggi, così come successo allora, avete agito per raccattare qualche spicciolo in più”, fanno sapere le sigle sindacati e la rsu di Clara che hanno seguito la vicenda. 

Fonte: Estense.com →
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