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Venerdì, 19 Aprile 2024
"Distorsioni"

Liliana Segre: "Paragonare i vaccini alla Shoah è follia"

Per la senatrice a vita e Testimone della Shoah sono "gesti in cui il cattivo gusto si incrocia con l'ignoranza"

I paragoni tra la persecuzione contro gli ebrei e le disposizioni sui vaccini sono "follie, gesti in cui il cattivo gusto si incrocia con l'ignoranza: siccome spero di non essere né ignorante né di avere cattivo gusto, non riesco a prendermela più di tanto". A dirlo è Liliana Segre, senatrice a vita e Testimone della Shoah, in un'intervista a Pagine Ebraiche. "Dopo aver visto l'adorato viso di Anna Frank usato allo stadio, non mi stupisco di nulla", dice Segre.

Per la senatrice a vita "condannare chi rifiuta il vaccino, chi straparla di 'dittatura sanitaria' e fa insensati richiami alle leggi razziste è un atto dovuto". "È un tale tempo di ignoranza, di violenza, neanche più repressa, che è diventato maturo per queste distorsioni. È una scuola che è stata recepita in cui i bulli sono i più forti", aggiunge.

Per Liliana Segre è insensato parlare di "dittatura sanitaria" e richiamare le leggi razziste. ''Voglio in ogni caso sperare che quei manifestanti rappresentino una minoranza. Perché come si fa a non vaccinarsi con una malattia terribile come questa che ha ucciso senza distinzioni?''.

Segre stessa è stata oggetto di pesanti attacchi online per essersi vaccinata. Lei, ribadisce, non ci ha pensato due minuti a farlo ("anzi, ero molto contenta") e come lei anche i membri della sua famiglia si sono vaccinati. "Non sono un medico, ma credo a quello che mi si dice", afferma, e ai complottisti risponde: "Se uno vuole vedere il complottismo ovunque, beh resti a casa. Da solo. Non giri per le strade, non vada nel mondo, non danneggi gli altri. Poi lo so, di solito chi fa quelle scelte non si preoccupa del prossimo".

Fonte: Pagine Ebraiche →
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