Lockdown duro senza coprifuoco: come la Germania di Angela Merkel affronta l'emergenza varianti
Cominciato lo scorso 16 dicembre e rinnovato fino al 7 marzo, il regime restrittivo nel Paese è stato prolungato anche per i timori legati alle nuove mutazioni del virus
Lockdown duro: tutto chiuso, ma senza coprifuoco. In Germania sono state confermate le restrizioni anti covid cominciate lo scorso 16 dicembre e rinnovate, con alcune modifiche, fino al 7 marzo. A spingere le autorità verso questa scelta, come sottolineato anche dalla cancelliera Angela Merkel, i nuovi casi di contagio da coronavirus - 3.856 solo nelle ultime 24 ore - legati alle nuove varianti, in particolar modo quella inglese e quella sudafricana.
Lockdown duro senza coprifuoco in Germania
Angela Merkel ha avvertito i cittadini che a causa delle varianti del coronavirus il numero di contagi potrebbe aumentare di dieci volte entro Pasqua se il Paese non avrà successo nel contenerne la diffusione. Confermando le restrizioni imposte a dicembre, le scuole, i negozi e i servizi non essenziali continueranno a rimanere chiusi. L'allentamento delle misure restrittive potrà avvenire solo a condizioni epidemiologiche ben precise, quando cioè il tasso di incidenza calcolato su sette giorni risulterà stabile a un massimo di 35 nuove infezioni ogni centomila abitanti.
Per questo motivo in Germania continuano a restare chiusi negozi, bar, ristoranti, cinema, teatri e centri estetici. Tra le norme imposte alla popolazione, l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine nei mezzi di trasporto, nei negozi alimentari e nei supermercati, con i parrucchieri che potranno tornare operativi a partire dall’1 marzo prossimo. Tra le altre misure, l’incentivo, per quanto possibile, allo smart working, lo stop ai viaggi non indispensabili in Germania e all’estero, con gli unici spostamenti autorizzati che restano quelli motivati da necessità lavorative. Ma non è in vigore il coprifuoco, sebbene le autorità locali invitino a ridurre al massimo i contatti sociali.
Per quanto riguarda le scuole e i nidi, spiega il "Corriere della Sera", la scelta è ricaduta sulla decisione che ciascuno dei 16 Land tedeschi prenderà in merito, approntando un calendario ad hoc sulle riaperture che inizieranno a partire dal 22 febbraio. Anche nelle aule sarà imposto l’obbligo della mascherina, mentre verranno implementati i sistemi di ventilazione ed effettuati test rapidi continui sugli alunni ed il personale scolastico. Il governo centrale e i singoli Land, comunque, hanno sottolineato che possibili riaperture scatteranno in automatico, nel momento in cui il tasso di incidenza settimanale sarà sceso a 35 nuovi casi per 100mila abitanti, per almeno tre giorni di seguito. Stando ai dati più recenti, in Germania l’incidenza settimanale media sul territorio federale è di 59 nuovi contagi per 100mila abitanti.