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Giovedì, 25 Aprile 2024
Occhi sul calendario

Quando si decide l'eventuale lockdown nazionale

Miozzo (Cts): "Servono almeno due settimane, poi capiremo se si deve passare ad un intervento più radicale". Il sottosegretario Zampa: "La curva deve scendere da qui al 24 novembre, la data che sta sul Dpcm non è casuale"

Agostino Miozzo, 67, è il coordinatore del Cts. Mentre lo spettro del lockdown novembrino incombe sull'Italia (ma le scuole resterebbero aperte), in un'intervista al Corriere della Sera, l'esperto avverte: "Dobbiamo orientare i comportamenti dei nostri concittadini al rispetto rigoroso del distanziamento, alla riduzione di tutti i contatti a rischio, alla limitazione di tutte le possibili occasioni di contagio. È la gradualità di comportamenti da mettere in atto come ultimo tentativo per evitare la ben più dolorosa decisione del lockdown generale".

Quando si decide l'eventuale lockdown italiano?

Nel giro di pochi giorni quella del lockdown è passata dall'essere una prospettiva lontana a un'opzione sulla bocca di tutti. Con più di 20mila casi al giorno, e più di 200 morti, non può che essere così. Miozzo a Fiorenza Sarzanini spiega di aver chiesto da sempre una maggiore attenzione al trasporto pubblico, dove anche in questi giorni il mancato rispetto del distanziamento è la norma

Sulla richiesta di lockdown da parte di Walter Ricciardi, di cui Miozzo è amico, dice: "Lui è esperto di sanità pubblica, questa emergenza mi ha insegnato che le decisioni di giungere al lockdown includono anche valutazioni relative alla sicurezza, all’erogazione dei servizi essenziali, all’economia. Io non ho tutti questi strumenti di valutazione e invidio i colleghi capaci di fare valutazioni così complesse dal chiuso del reparto dicati ai pazienti Covid.

Niente scuole chiuse, dice Miozzo: "Io sono un fautore della scuola al 100%".

"Il vero coraggio è tenerle aperte e adattare il sistema a questa esigenza. Sono stati fatti miracoli per trasfo mare il cronico disastro del sistema scolastico in qualcosa che sia in grado di affrontare la crisi che stiamo passando. Dobbiamo difenderlo se non vogliamo trovarci centinaia di migliaia di ragazzi terrorizzati e affetti dalla sindrome della capanna".

Il tempo non è molto. Tra quanto tempo sapremo se le misure funzionano? "Almeno due settimane, poi saremo pronti per decidere se abbiamo raggiunto il limite non compatibile e si deve passare ad un intervento più radicale come quello che abbiamo già dolorosamente sperimentato a marzo e aprile".

Zampa: "La data del 24 aprile non è casuale"

"Dobbiamo dare il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti - dice il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, in un'intervista al quotidiano Avvenire - Il nostro obiettivo è ricondurre la curva sotto controllo Siamo ancora nelle condizioni di imprimere una grande frenata ai contagi. La curva deve scendere da qui al 24 novembre, la data che sta sul Dpcm non è casuale Tra una settimana misureremo l'impatto delle nuove restrizioni. Ma noi non ci arrendiamo e lo si vede dalle scelte che stiamo facendo: supereremo i 200mila tamponi al giorno, l'accordo con i medici di base potenzierà la rete, c'è il via libera al test rapido anche a scuola".

"Le misure di restrizione che abbiamo assunto, tanto criticate, ma verso cui vanno altri Paesi come la Germania o addirittura ancora più restrittive, come quelle che ha assunto oggi la Francia, in realtà vanno proprio nella direzione di evitare un lockdown generalizzato come quello di marzo". Lo ha detto il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano a Stasera Italia su Rete 4. "Ovviamente, l'obiettivo di piegare la curva dei contagi dipende anche dalla nostra capacità di osservare in maniera scrupolosa quelle misure, perché davvero mai come in questo caso dipende da ciascuno di noi".

Fonte: Corriere della Sera →
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