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Martedì, 23 Aprile 2024
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Luigi Di Maio, la strategia è Chiara: Appendino e Raggi a Roma

La sindaca di Torino è il nome su cui il ministro degli Esteri vuole puntare fortissimo per la segreteria prossima ventura del M5s: e per la Capitale il piano è definito perché "fare muro a Virginia la spedirebbe dritta nelle braccia di Alessandro Di Battista"

In politica si vince e si perde, e Di Maio si ritrova tra le mani un doppio colpo di fortuna. La rinuncia di Chiara Appendino alla ricandidatura a sindaco di Torino per un secondo mandato è una buona notizia per l'ex leader del M5s: è proprio lei il nome su cui Luigi Di Maio vuole puntare fortissimo per la segreteria prossima ventura del M5s. Inoltre Di Maio non vuole ostacolare Virginia Raggi, e le darà pieno sostegno perché "il Pd non trova nomi davvero spendibili” secondo una fonte citata dal Fatto Quotidiano.

Di Maio, doppio colpo per riprendersi il M5s

Il ministro degli Esteri sa soprattutto una cosa, scrive il quotidiano diretto da Marco Travaglio: "Fare muro alla Raggi la spedirebbe dritta nelle braccia di Alessandro Di Battista, che lunedì nella conference call con la sindaca, Paola Taverna e oltre 500 tra eletti e attivisti romani ha definito “non negoziabile” la sua ricandidatura. Raggi e l’ex deputato potrebbero fare asse a livello nazionale, facendo leva sul loro notevole consenso tra gli iscritti (e sull’appoggio di Davide Casaleggio)". Davvero Appendino avrà un ruolo nel nuovo M5s? “Non sempre si fa un passo indietro perché c’è già qualcosa d’altro” dice lei.

Ma Di Maio la celebra guardando già avanti: “Chiara è una risorsa per tutto il M5S”. Il reggente Vito Crimi suona la stessa nota: “Risorsa insostituibile”. E il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni va dritto al punto: “Chiara serve qui a Roma”. Ergo , nella segreteria. Prima però sarà necessario modificare il codice etico che attualmente le sbarra la strada, proprio per quella condanna per cui si è anche autosospesa.

Gli Stati generali del 7 e 8 novembre segneranno l'inizio della nuova fase del Movimento.

Per quel che riguarda le elezioni comunali a Roma, oggi arrivano i fatidici sondaggi che Carlo Calenda considera essenziali per decidere se candidarsi a Roma: lo danno da solo al 20%, secondo alcuni ben informati. Difficile pensare che non ci proverà.

Travaglio: "Il gesto di Appendino è raro, unico"

Chiara Appendino, dopo la condanna a 6 mesi in pri- mo grado per falso ideologico, si è autosospesa dal M5S e ha deciso “per coerenza”di non ricandidar- si a sindaca di Torino.

"È un gesto tanto nobile quanto raro, anzi unico - scrive Marco Travaglio sul Fatto - . Ma a noi pare un eccesso di coerenza. E i 5 Stelle, impegnati in mille beghe su questioni molto più secondarie e trascurabili, dovrebbero affrontare la faccenda subito, per affidarla ai probiviri e aggiornare il loro Codice etico, ancora troppo rigido e dunque inefficace. Giusto allontanare i condannati, anche in primo grado, per reati gravi, qual è certamente sulla carta il falso. Ma l’ultima parola deve sempre spettare ai probiviri, dopo aver esaminato i fatti. Che, per l’Appendino, sono a dir poco kafkiani". Dopo aver riepilogato le tappe della vicenda, invero non particolarmente grave, Travaglio scrive:

Se la sentenza sarà confermata, la sindaca avrà sbagliato una posta di bilancio; se sarà annullata, i pm e il gup avranno preso una cantonata. Ma, per la reputazione della Appendino e per il suo futuro politico e amministrativo, non cambierà nulla: nel peggiore dei casi, avrà commesso un errore, peraltro avallato dalla Corte dei Conti. E non nell’interesse proprio, ma della sua città. Non ha rubato, mafiato, truffato, sperperato, abusato del suo potere a fini personali.

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