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Venerdì, 19 Aprile 2024

"Mia madre è morta nel 2014, l'Enel continua a mandare bollette da pagare"

La denuncia di Fabio Bassanello a Bergamonews: da quando la madre è morta, sta combattendo una battaglia a colpi di fax e lettere. Una vicenda "tutta da ridere, per non piangere"

BERGAMO - Sua madre è morta da un anno, ma l’Enel continua a mandarle le bollette da pagare. Questa la denuncia di Fabio Bassanello, 55enne bergamasco, che da oltre un anno sta combattendo una battaglia burocratica contro l’Enel per l’interruzione della fornitura di gas e luce elettrica nella casa dove abitava sua madre, Giovanna Marchetti.

Da quando la donna è morta, il 23 febbraio 2014, a 89 anni, dall’Enel sono arrivate ben tre bollette da pagare. Una vicenda “tutta da ridere, per non piangere”, come l’ha definita Bassanello.

Subito dopo la morte della madre, il 55enne si era immediatamente attivato per le pratiche relative al bilocale in cui la donna era in affitto. "Per prima cosa ho pensato alla Telecom e non è stato facile - racconta l'uomo a Bergamonews - Ho dovuto insistere, ma alla fine hanno interrotto il collegamento telefonico. Sapesse che brutta sensazione dover chiamare il numero di mamma per controllare se funzionava ancora, pur sapendo che dall'altra parte nessuno poteva rispondere". Qualche giorno dopo, Bassanello ha inviato un fax all’Enel con la richiesta di interruzione della fornitura di energia elettrica e gas, allegando il certificato di morte della madre. "Pensavo che la questione fosse chiusa lì - prosegue Bassanello - Invece, dopo oltre un anno, ecco l'amara scoperta: sono arrivate tre bollette relative a ottobre dello scorso anno e a gennaio e febbraio di quest'anno, che mia madre avrebbe dovuto pagare. A parte che non capisco come mai siano solo tre, ma soprattutto pensavo di aver chiarito che lei era deceduta".

 Un mese fa, Bassanello ha rimandato tutta la documentazione per lettera. “Ho persino allegato la cartina del cimitero di Bergamo con il percorso che porta alla tomba, così sapevano dove era. E questa volta mi rispondono che non possono esaudire la mia richiesta per problemi legati alla privacy. Ma voglio dire, io non ho chiesto nessun dato personale: cosa c'entra la riservatezza?”. Un paio di giorni fa, la sorella di Fabio si è recata al punto Enel di viale Vittorio Emanuele a Bergamo, per comunicare la morte della madre, con relativa documentazione: "Mi ha chiamato mezzora dopo - spiega Bassanello - dicendomi che era seduta in un bar, senza parole dopo che il funzionario le aveva risposto che doveva comunque pagare quelle bollette. Allora ho deciso di rivolgermi a Bergamonews, per far conoscere a tutti questa paradossale situazione: oltre al dolore della morte di mia madre, sono alle prese da oltre un anno con questa presa in giro. Una cosa assurda". 

Fonte: Bergamo news →
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