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Martedì, 16 Aprile 2024

Mafia, i boss volevano lanciare una lista civica per le elezioni comunali

Duro colpo al mandamento Misilmeri-Belmonte Mezzagno. L'inchiesta della procura palermitana ha portato a 8 arresti

"Voglio fare una bella lista civica, senza partito, una lista con i cristiani giusti, se no non fai niente" diceva anche questo una delle persone coinvolte nell'ultima inchiesta della procura palermitana, che ha portato a 8 arresti. Mercoledì mattina, a Palermo, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal Gip su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 indagati (6 in carcere e 2 ai domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Duro colpo al mandamento Misilmeri-Belmonte Mezzagno.

L'indagine, seguita da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, costituisce - si legge in una nota - "un'ulteriore fase di un'articolata manovra investigativa condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sul mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno che ha consentito di comprovare la perdurante operatività di quell'articolazione di Cosa nostra". Ci sono il pizzo e le estorsioni alle ditte edili, i furti di escavatori con le successive richieste di denaro secondo il metodo del "cavallo di ritorno". Ci sono gli avvertimenti agli imprenditori che portavano il cemento a Bolognetta senza autorizzazione e le mire espansionistiche in campo politico per le comunali programmate per il 2020. C’è questo e tanto altro nell’inchiesta, racconta PalermoToday: la realtà mafiosa dell`area sud-est della provincia palermitana.

Un nuovo colpo al mandamento di Misilmeri-Belmonte Mezzagno con l’operazione Cassandra, servita a monitorare con le microspie anche un summit in casa di un imbianchino incensurato: un incontro necessario per discutere circostanze che non potevano essere affidate a qualche pizzino. Come la “folle idea”.

Pensare a un uomo di fiducia e ad una lista civica per correre alle comunali di Misilmeri del 2020 e indirizzare le scelte dell'Amministrazione in favore della "famiglia". Un progetto già stroncato dopo il blitz Cupola 2.0

I boss in pratica pensavano a una sorta di percorso per creare la loro lista civica alle elezioni, con una formazione civica: "Noi abbiamo un amico in comune - si sente in un'intercettazione - si chiama N.C. da tempo che glielo dico, N. candidati [...] Se non sei là dentro non ci esce niente, quindi pare che sia convinto, fermo restando che non diamo disturbo a nessuno".

Fonte: PalermoToday →
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