Banca Etruria, solo 20 rimborsi: "Manifestiamo davanti a casa Boschi"

Appena 20 rimborsi per i risparmiatori che si sono visti azzerare le loro obbligazioni a seguito del fallimento delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti: è il Giornale oggi a riportare la rabbia e la disillusione di alcuni di loro. Il problema di base è che il Fondo per ora ha liquidato pochissime pratiche. Tuttavia il peggio sembra essere alle spalle e il tutto si dovrebbe velocizzare notevolmente: 180 domande sono già pronte.

Per la maggior parte, a perdere i risparmi di una vita sono state normali famiglie, non speculatori. Alcuni risparmiatori domenica prossima si ritroveranno a Laterina (Arezzo) per manifestare davanti alla casa del ministro Maria Elena Boschi e del padre indagato Pier Luigi Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria.

I rimborsi (per chi li ha già ricevuti) sono abbastanza soddisfacenti, va detto: l'80% di quello che avevano speso per acquistare i titoli. Ad esempio 5mila euro investiti diventano 4mila. Bisogna però cambiare passo e accelerare nella gestione delle domande, è questo che chiedono coloro che hanno perso molti soldi.

Il fatto è che sono quasi 800 le richieste arrivate al Fondo e le stime parlano di 6.500 domande in arrivo, per un valore degli indennizzi tra 150 e 200 milioni di euro. Il Fitd è alimentato dai contributi obbligatori delle banche (che versano circa 400 milioni l'anno), a dispetto di quanto ancora blatera Gianfranco Librandi, il deputato di Scelta Civica che l'altra sera Dalla vostra parte si scagliava contro i risparmiatori: «Lei non ha capito, caro Belpietro, lei deve pagare per quelli lì, lo sa?».

A Laterina per domenica sono attesi circa 200 risparmiatori truffati dell'Associazione Vittime del Salva-Banche. Davanti a casa Boschi si preannuncia una giornata agitata:

«Vedrete che casino, ci sarà pure l'esercito».