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Martedì, 16 Aprile 2024

Amianto, in calo i siti da bonificare: ma è una "truffa"

La mappa italiana completa si può scaricare dal sito web del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Quel che salta all'occhio è la mancata adempienza alla legge da parte delle Regioni

L'amianto continua a far discutere. Il motivo? Nella mappa aggiornata adesso risultano 4mila siti in meno da bonificare. Ma come è possibile?

I siti da bonificare erano 34.148 nel 2012. Sono 30.309 nel 2014.

Non servono dei geni per capire che il calo è tutta apparenza, niente sostanza. L'amianto è stato bandito dal nostro Paese 22 anni fa, ma le bonifiche in realtà vengono frenate da molte Regioni, Calabria e Campania in testa.

La mappa italiana completa si può scaricare dal sito web del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Quel che salta all'occhio è la mancata adempienza alla legge da parte delle Regioni.

In Italia l'amianto continua a uccidere, in silenzio. Secondo il quarto rapporto del Registro Nazionale Mesoteliomi (RENAM) sono 15.845 i casi di mesotelioma maligno rilevati dalla rete dei Centri Operativi Regionali (COR) nel periodo 1993-2008. Più di  2 mila morti all’anno con un picco di mortalità previsto dal Ministero della Salute, tra il 2025 e il 2030.

Wired, che ha analizzato la nuova mappa, sottolinea come Calabria e Campania non abbiano fornito alcun dato, e che in Sicilia è mappata solo la zona del Belice.

E mentre le Marche appaiono quasi totalmente invase da siti ed edifici ancora da bonificare, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria appaiono solo toccate marginalmente dal fenomeno, mentre secondo l’ISTAT (Ufficio di Statistica dell’Istituto Superiore di Sanità) è proprio nell’Italia settentrionale il maggior numero di comuni con un tasso di mortalità per mesotelioma superiore alla media nazionale.

Fonte: Wired →
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