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Giovedì, 25 Aprile 2024

Maria Cristina Fontana: la figlia del governatore e le consulenze per gli ospedali lombardi

Report e il Fatto: dagli atti dell’ospedale Sacco e dell’Asst) Milano nord che comprende gli ospedali di Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni emergono tre consulenze affidate all’avvocata

Da quando Attilio Fontana è presidente della Regione Lombardia la figlia Maria Cristina ha svolto numerose consulenze per l’Asst Nord Milano, l’azienda sanitaria locale che raggruppa gli Ospedali di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo. A parlarne è Report: nel 2018 risultano 5 consulenze legali e altre 3 nel 2019, anno in cui Maria Cristina Fontana svolge una consulenza anche per l’Ospedale Sacco di Milano.

In piena emergenza Covid, nell’aprile 2020, la dirigenza dell’Asst Nord Milano ha esteso l’ambito in cui Maria Cristina può svolgere consulenze anche al settore fallimentare e della medical malpractice. Da quanto risulta da documenti recuperati da Report, per le consulenze che si riferiscono all’anno 2019 accanto al nome di Maria Cristina Fontana è stato specificato che non ci sono conflitti di interesse da dichiarare. L'avvocato Maria Cristina Fontana non ha voluto rilasciarci un'intervista ma con una nota scritta ci conferma il suo rapporto con l'Asst Nord Milano e specifica che "ha svolto esclusivamente attività giudiziaria e mai di consulente" e che gli incarichi ottenuti dagli ospedali dell'area nord di Milano, sono stati "a spese esclusive" della compagnia assicurativa dell'Asst. La figlia del presidente Fontana ci tiene inoltre a precisare che le aree di competenza per l'Asst Nord Milano non sono state ampliate ma soltanto rimodulate.

A parlare della vicenda è oggi anche Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Davide Milosa, nel quale si specifica che la storia non ha ad oggi alcuna rilevanza penale. Dagli atti dell’ospedale Sacco e dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Milano nord che comprende gli ospedali di Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni emergono tre consulenze affidate all ’avvocato Maria Cristina Fontana:

Il primo inizia il 6 settembre e viene pagato 6.383 euro. Il secondo è del 20 settembre. Stessa voce: incarico professionale, ma nessun riferimento al costo che, si comprende dall’atto , viene pagato da una delle compagnie assicurative dell’ospedale. In quel settembre, Fontana è già governatore (il mandato inizia il 26 marzo) e sulla poltrona di direttore generale dell’Asst Milano nord siede Fulvio Odinolfi nominato dalla giunta di Bobo Maroni. 

La cronologia prosegue con un documento dell’ospedale Sacco di Milano, diventato noto a livello mondiale dopo l’inizio della pandemia. Qui il direttore generale è Alessandro Visconti nominato a inizio del 2019 da Fontana. Nomina di cui la Procura chiede conto al presidente durante l’interro - gatorio per l’inchiesta Mensa dei poveri. In quel caso il governatore conferma la nomina, ma spiega la scelta non dal punto di vista dell’appar tenenza politica ma delle capacità professionali. Maria Cristina Fontana sotto la direzione di Visconti ottiene una consulenza dal Sacco.

l documento è del 31 gennaio 2019. Nell’oggetto si legge: “Cos tituzione nel giudizio promosso inanzi al tribunale di Milano (...) e conferimento dell ’incarico a difesa dell’ente all’avvocato Maria Cristina Fontana”. Costo della consulenza pagata dal Sacco: 5.836 euro. Cifra che sommata alla precedente del 2018 porta a un totale di 12.246 euro pagati da due ospedali pubblici alla figlia del governatore, il quale decide sulle nomine dei direttori generali.

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Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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