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Giovedì, 25 Aprile 2024

La marijuana è una cura semplice per molte malattie gravi: lo dice il professore

Tra queste ci sarebbero la sclerosi multipla, alcune lesioni neurologiche, cancro e Aids. Le applicazioni sono infinite: lo dice il presidente della facoltà di Farmacia e Medicina dell’università di Salerno

Le proprietà farmacologiche della cannabis sono note da secoli e secoli di storia e anche la comunità scientifica internazionale è d'accordo. Ma negli ultimi anni sempre più paesi hanno reso possibile l’accesso ai trattamenti terapeutici a base di farmaci derivati dai cannabinoidi, semplificando le procedure burocratiche per la loro prescrizione. A volte il possesso di cannabis per uso personale e la sua coltivazione è stato decriminalizzato. 

Ma adesso a parlare è Maurizio Bifulco, preside della facoltà di Farmacia e Medicina dell’università di Salerno, sulle pagine de "L'Espresso"

Possono beneficiarne pazienti affetti da gravi patologie disabilitanti per controllare il dolore (sclerosi multipla, danni ai nervi, lesioni spinali, dolore neurogenico) e pazienti terminali affetti da cancro o Aids, per la stimolazione dell’appetito. Non trattandosi di una cura ma di un trattamento palliativo, spetta esclusivamente al medico valutare per quali patologie ed in quale momento della terapia il paziente possa trarrne un effettivo beneficio clinico.


Adesso la palla passa al governo: i ministri della Difesa e della Salute (Roberta Pinotti e Beatrice Lorenzin) hanno firmato un protocollo per il via libera alla coltivazione e alla lavorazione delle piante a scopo terapeutico. Ma già dal 2007 è previsto l'uso terapeutico della cannabis. 

Fonte: L'Espresso →
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