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Giovedì, 25 Aprile 2024

Ecco perché Marino ritarderà le dimissioni

Il progetto del sindaco di Roma sembra già tracciato ed ha tre obiettivi: spaccare il Pd, potersi presentare il 5 novembre alla prima udienza del processo per Mafia Capitale da sindaco e infine ricandidarsi a capo di una lista civica

Le dimissioni del sindaco Marino sono destinate a diventare un vero e proprio caso. Nel Pd nessuno si fida del sindaco. C'è la convinzione che alla fine un passo indietro ci sarà. Una convinzione figlia dell'analisi delle ultime mosse del sindaco, dal contenuto del video messaggio d'addio, all'incontro con i minisindaci, fino ad arrivare al suo sostegno evidente alla manifestazione in Campidoglio dei suoi sostenitori nonché alla petizione on line su change.org. 

Il progetto di Marino sembra già tracciato ed ha tre obiettivi: spaccare il Pd, potersi presentare il 5 novembre alla prima udienza del Processo per Mafia Capitale da sindaco e infine ricandidarsi a capo di una lista civica. Nel Partito Democratico la sensazione di un tranello di Marino è talmente evidente che Orfini ha iniziato la controffensiva. Ieri il durissimo affondo su facebook e la spiegazione Urbi et Orbi, quel "io l'ho aiutato ma ha fatto troppi errori" che di fatto sancisce la rottura definitiva. Già, perché Marino, secondo quanto riporta Repubblica, ha cercato un contatto con Orfini. Ha provato a chiedergli anche di poter restare sindaco fino al 5 novembre, ma poi di fronte al muro del commissario ha chiuso con un "no, grazie. Va bene così".

Ma la controffensiva del PD non si ferma al video di Orfini. E' infatti pronta la mozione di sfiducia da presentare in consiglio. A firmarla i consiglieri dem. Un'arma da usare anche prima del passo indietro di Marino che, è la convinzione del Nazareno, ci sarà.

Fonte: RomaToday →
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