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Venerdì, 29 Marzo 2024

Mario Santilli, l'ex chef stellato trovato morto nel suo camper a Milano

L'uomo, 49 anni, è stato stroncato da un infarto. Nel suo ristorante di Pune, in India, avevano mangiato politici e vip. Poi la vita gli ha voltato le spalle

Per il 'suo' ristorante, "La Dolce vita", vicino Mumbai, ci erano passati un po’ tutti: da Kabir Bedi, l’attore di Sandokan, ai più importanti politici italiani e indiani. Poi la vita gli ha voltato le spalle e da chef giramondo e pluripremiato era passato a servire le mense dei poveri. Fino all’altra sera, quando Mario Santilli, 49 anni, è stato trovato morto in viale Ungheria, a Milano, dentro il suo camper scassato e vecchio di quarant’anni, che con le temperature roventi dei giorni scorsi era diventato un forno a 60 gradi.

A trovarlo, rannicchiato nel suo letto, l’amica Daniela. Forse Mario è stato stroncato da un infarto, certo è che negli ultimi anni la sua vita era stata tutt’altro che semplice.

"Ogni tanto esagerava. Un bicchiere di troppo. Una pastiglia. Una dose. La vita era stata ingiusta con lui, nessuno se la sceglie, no?", ha raccontato una sua amica al 'Giorno'.

Eppure c’era stato un tempo in cui la sua era una storia di successo. Una grande ascesa seguita da una rovinosa caduta. Mario era nato a Baden (in Svizzera) e aveva girato il mondo. Prima insieme al padre, un tecnico  di una multinazionale. Poi con le sue gambe Svizzera, Egitto, India. Proprio in India aveva trovato l'amore, due figli, e aveva aperto il suo ristorante italiano "La dolce vita". Un successo, tanto che il suo locale era diventato il migliore della città. Un successo che gli aveva aperto anche le porte della televisione indiana dove aveva partecipato a un concorso televisivo classificandosi terzo. Poi sono iniziate le disgrazie: il suo ristorante era fallito e la sua casa incendiata per colpa della "mafia indiana".

Nel 2008  era tornato in Italia, in Abruzzo, con la moglie e i figli. Poi il terremoto distrusse la sua vita. Una volta sfollato ha trasformato nella sua casa un vecchio camper degli Anni Settanta. Poi la droga e l'arte dell'arrangiarsi per strada tra qualche mercato in Romagna e infine Milano dove faceva il volontario alla Croce rossa di Novegro. La sua vita si è interrotta in un sabato di agosto a Milano, sotto il sole cocente. Aveva 49 anni.

Fonte: Il Giorno →
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