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Venerdì, 19 Aprile 2024

"Condannate i marò per omicidio colposo: così saranno subito liberi"

La "proposta" di Luigi Manconi, Lucio Malan e Franco di Maria Jayendranatha: "I fatti imputati ai due fucilieri (risalenti al 15 febbraio 2012), sia nell'ordinamento penale italiano che in quello indiano, possono essere rubricati, assai motivatamente, come omicidio colposo. E, nell'ordinamento penale indiano come nell'ordinamento italiano, quell'omicidio colposo imputabile ai due fucilieri consentirebbe loro già oggi di riavere la propria libertà"

Il Giornale critica aspramente la "proposta" di  Luigi Manconi, Lucio Malan e Franco di Maria Jayendranatha a proposito del caso dei due marò. I tre propongono una sentenza di condanna a tavolino: omicidio colposo, reato che indica l'assenza di intenzionalità, "e permetterebbe la liberazione dei due fucilieri perché sia in Italia che in India la pena prevista è di cinque anni, se ne sconta la metà, e due anni e mezzo sono già trascorsi abbondantemente".

Ma ricostruiamo i fatti. Manconi aveva spiegato nel dettaglio la sua "pazza idea" sul blog che tiene sull'Huffington Post: "So bene che la proposta che segue potrà sembrare una follia, ma il vicolo cieco in cui è precipitato il caso dei due fucilieri italiani e l'incertezza della stessa soluzione (preferibile, certo) dell'arbitrato internazionale potrebbero mostrare come ragionevolissimo ciò che oggi appare implausibile. Questa la proposta, formulata insieme al senatore Lucio Malan e all'avvocato Franco Di Maria presidente dell'Unione induisti italiani"

"I fatti imputati ai due fucilieri (risalenti al 15 febbraio 2012), sia nell'ordinamento penale italiano che in quello indiano, possono essere rubricati, assai motivatamente, come omicidio colposo: dal momento che è accertata l'assenza di intenzionalità nell'azione che ha determinato la morte dei due pescatori. Non a caso la prima imputazione sollevata dalla Corte del Kerala era esattamente quella di omicidio colposo. E, nell'ordinamento penale indiano come nell'ordinamento italiano, quell'omicidio colposo imputabile ai due fucilieri consentirebbe loro già oggi di riavere la propria libertà".

Secondo il quotidiano vicino al centrodestra le cose non stanno esattamente così.

Sfugge loro, o non gliene importa niente, una serie di cose molto serie. La dignità dei due militari e dello Stato, la possibilità mai esperita di un arbitrato internazionale, l'illegalità di un processo in India visto che i fatti sono avvenuti in acque internazionali, la naturale immunità di funzione di cui avrebbero dovuto godere... I 600 militari che proteggono oggi le petroliere italiane in pericolo nei mari del mondo e verrebbero consegnati a una possibile sorte analoga... Le bugie raccontate da tre governi, la commissione d'inchiesta sempre negata, le dimissioni di un ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ancora si chiede perché Mario Monti abbia deciso di rispedire i marò in India.

Fonte: Il Giornale →
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