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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marò, un altro schiaffo all'Italia: "Solo l'India può processarli"

Nuova Delhi si opporrà al ricorso all’arbitrato internazionale presentato dal nostro Paese: "Il tribunale di Amburgo non ha la giurisdizione di perseguire i crimini"

ROMA - Alla prima udienza sul caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, fissata per il prossimo dieci agosto, si rischia un nuovo durissimo scontro tra l'India e l'Italia. Nuova Delhi si opporrà, infatti, al ricorso presentato dal nostro Paese all’arbitrato internazionale di fronte al Tribunale internazionale del diritto derl mare di Amburgo.

Il procuratore aggiunto generale P.S Narsimha ha anticipato al quotidiano "The Hindu" che verrà contestata la stessa giurisdizione del tribunale: "Solo l’India ha la giurisdizione di perseguire crimini avvenuti nel Paese". Con l'arbitrato internazionale Roma punta a far restare Massimiliano Latorre in Italia e riportare immediatamente in Europa Salvatore Girone.

L'India ha già fatto sapere si opporrà alle richieste di "adozione di misure cautelari" presentate dall’Italia. "Davanti all’Itlos - ha spiegato Narsimha - sottolineeremo che solo l’India ha la giurisdizione per processare i reati commessi nel Paese e che il Tribunale non può interferire in questo". "L’India - ha concluso il magistrato - si presenterà nell’udienza dell’Itlos che può solo prendere in considerazione misure provvisorie per una questione che riguarda la giurisdizione sul caso e che è in attesa di essere esaminata dalla Corte permanente di arbitrato (Cpa) dell’Aja in base alla sezione 7 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos)".

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Fonte: The Indu →
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