Fine vita, il caso di Marwa scuote la Francia: "Non staccate la spina"
A Parigi il consiglio di stato sta valutando il caso di Marwa, una bimba di 15 mesi mantenuta in vita artificialmente, dopo un virus fulminante, in un ospedale di Marsiglia. I medici sostengono che non ci sia più nulla da fare per lei e vorrebbero "staccare la spina" ma i genitori si oppongono
Non solo in Italia, ma anche in Francia il tema "fine vita" è di grande attualità in queste ore.
A Parigi il consiglio di stato sta valutando il caso di Marwa, una bimba di 15 mesi mantenuta in vita artificialmente in un ospedale di Marsiglia.
I medici sostengono che non ci sia più nulla da fare per lei e vorrebbero "staccare la spina" ma i genitori si oppongono: "Non perdiamo la speranza" dicono.
La piccola Marwa Bouchenafa è ricoverata all'ospedale la Timone ed è collegata ai macchinari che la tengono in vita.
Una storia dolorosa e complessa, scrive Le Parisen, su cui i giudici sono chiamati a prendere una decisione.
La bambina è stata vittima di un virus fulminante l'anno scorso, un incidente "neurologico grave e definitivo", ed è paralizzata. Vive grazie alla respirazione artificiale ed è alimentata con una sonda, ed è impossibile capire se soffra o meno.
Gli esperti si divisono Oltralpe, chiedendosi se, anche contro il parere degli stessi genitori, si debba interrompere il trattamento.
Il consiglio di Stato è chiamato a mediare tra medici e famiglia. I genitori, Mohamed e Anissa Bouchenafa, sperano ancora.
Intanto una petizione per tenere la bimba in vita ha già raggiunto 240.000 firme.