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Martedì, 16 Aprile 2024

Due artigiane realizzano 630 mascherine in un mese e donano oltre 3mila euro per i bimbi prematuri

Il progetto di Elisa Magnani e Sara Biondi, due artigiane riminesi, a sostegno di un'associazione per le famiglie di bambini prematuri o con patologie nati nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale degli Infermi di Rimini

Due artigiane riminesi si sono unite per realizzare mascherine durante il lockdown e donare il ricavato a un’associazione, La Prima Coccola, che sostiene le famiglie dei bambini nati prematuri o con patologie nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini. 

L’idea è venuta a Elisa Magnani (titolare del marchio ReGatto) e Sara Biondi (di Rainshade), che prima dell’emergenza sanitaria erano sempre presenti con i loro banchi in piazza Tre Martini a Rimini durante i mercatini degli artigiani, nelle fiere più importanti del territorio e nelle manifestazioni in giro per la Romagna.

Quando il coronavirus ha bloccato il lavoro in piazza, Elisa ha coinvolto Sara nel progetto di realizzare mascherine in tessuto per bambini e adulti con gli scampoli della stoffa che avevano. Nonostante la fatica nel reperire gli elastici necessari per cucirle e alcune difficoltà, insieme hanno avviato la produzione, a tappe forzate, e poi è partita la consegna nelle attività aperte e le persone che hanno sostenuto il progetto hanno potuto ritirarle. 

In trenta giorni sono state realizzate 630 mascherine e donati 3.600 euro. "Questo, quello che siamo riusciti a fare insieme per La Prima Coccola e la TIN Rimini - raccontano Elisa e Sara a RiminiToday - noi abbiamo fatto la nostra parte, ma anche chi ci ha dato fiducia e ha aderito a questa raccolta fondi. Nelle lunghe settimane di lockdown è stata una bellissima alternativa per aiutare gli altri. Ci hanno sostenute, rendendosi disponibili come punti d'appoggio per la consegna la Conad la Fonte di Viserba e Panificio Giannini di San Giuliano, le persone potevano ritirare le mascherine durante le commissioni permesse per la spesa e quindi tutto si è semplificato. È stato un grande risultato e siamo felici di aver contribuito ad aiutare i piccoli guerrieri".

La raccolta fondi si è conclusa ma Sara ed Elisa stanno continuando a produrre mascherine. 

Fonte: RiminiToday →
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